Attacchi di Panico

attacchi di panico

L’attacco di panico è un disturbo (anche detto “disturbo di panico”) che sopraggiunge brutalmente e senza motivo apparente. Le crisi durano da pochi minuti a qualche ora al massimo e si concludono con una sensazione di sollievo e una grande stanchezza. In questo articolo vediamo di trattare accuratamente cosa sono gli attacchi di panico, i sintomi e i trattamenti.

Dal punto di vista medico un attacco di panico include almeno quattro dei seguenti sintomi: sudori, fiato corto, palpitazioni, dolore al torace, tremori, sensazione di soffocamento, vampate di caldo o sudorazione fredda, mancamenti, sensazione di morte imminente, paura di perdere il controllo o di diventare pazzi.

Attacco di Panico (clicka per ingrandire)

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Sintomi di un attacco di panico

  • malessere psichico e fisico
  • ansia
  • sensazione di morte o di catastrofe imminente
  • paura intensa
  • paura di diventare pazzo o di perdere il controllo di se
  • idee di suicidio
  • paura di morire (per arresto cardiaco per esempio)
  • diarrea
  • vomito
  • nausee
  • iperventilazione
  • sudori freddi
  • vampate di calore
  • tachicardia
  • palpitazioni
  • tremori
  • sensazione di soffocamento o di strangolamento
  • giramenti di testa
  • sensazione di svenimento



Cause di una crisi di panico
fame d'ariaFino a qualche tempo fà si credeva che la causa dell’agitazione che portava ad un attacco di panico era di ordine psicologico. Numerosi psichiatri credevano che le crisi facevano parte di un stato di ansietà generalizzato nel quale le persone vivevano in modo cronico. Le crisi, allora, erano semplicemente una manifestazione intensa di questo stato di ansia cronica.
Secondo la teoria psicanalitica tradizionale, le crisi erano il risultato di un ansietà che si accumulava nel tempo, creata da conflitti interiori, e che col tempo, si sarebbero potuti tradurre in una crisi.
Oggi, i ricercatori stanno cercando di analizzare la crisi non solo basandosi su fattori psichici ma cercando di trovare altri indizi che possano aiutare a capire cosa possa provocare un tale stato di agitazione e paura. Ancora purtroppo non è molto chiaro quale sia il meccanismo alla base di una crisi; recenti studi dimostrano che oltre a problemi di natura psichica una crisi di panico sia in qualche modo relazionata anche a problemi fisici, spesso di natura ereditaria.

Un periodo particolarmente stressante, l’assunzione di certe droghe o medicinali o il contatto con un elemento legato ad una fobia possono essere le cause di un attacco di panico.



Conseguenze

Completo articolo sull'Ansia

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Qualunque sia la causa di un attacco di panico rimane certo che le conseguenze sono spesso gravi. Per prima cosa c’è da dire che chi ha avuto una crisi di panico resterà sconvolto a tal punto da evitare ogni situazione che possa far scatenare un nuovo attacco. In questi casi si parla della “paura della paura”; stato nel quale la persona vive costantemente nell’angoscia del ripetersi di un attacco. Questo stato nel tempo porta ad un esaurimento nervoso e a comportamenti di evitamento.
Chi soffre di attacchi di panico spesso e volentieri fà numerosi sforzi per tentare di reprimere le crisi in modi assolutamenti sconsigliati e che possono addirittura peggiorare il loro stato: assunzione di droghe o abuso di medicinali o alcolici. (leggi anche: Conseguenze del consumo protratto di alcolici)
In generale possiamo dire che chi ha avuto anche una sola crisi di panico è tendenzialmente (statisticamente) predisposto a soffrire di ansia e depressione.

Trattamento degli attacchi di panico
Il disturbo di panico può essere trattato sostanzialmente in due modi:

  • terapia farmacologica
  • psicoterapia cognitivo comportamentale

La terapia cognitivo-comportamentale ha dimostrato la sua efficacia nel trattamento delle crisi di panico e nella gestione dell’agitazione. Mirando a far conoscere al paziente la natura delle crisi di panico si riesce a far apprendere le tecniche che permettono la fine del processo che conduce al panico.

Anche la terapia farmacologica si è dimostrata molto efficace nella cura dei disturbi da panico. Le Benzodiazepine sono una categoria di farmaci molto usati nella cura degli attacchi di panico; in questa classe troviamo medicinali quali: il diazepam, il lorazepam, l’alprazolam o il clonazepam. Questi medicinali svolgono un’azione ansiolitica e impedendo lo sviluppo di una crisi.  Per contro bisogna dire che questi farmaci creano dipendenza e non sempre risolvo il problema completamente.

Iperventilazione
Attacchi di panico e Iperventilazione
L’iperventilazione è una rapida successione di atti respiratori, frequentemente, associata agli attacchi di panico. In questa condizione vi è un grande aumento di aria che circola nei polmoni; troppo ossigeno per un corpo a riposo. Questo improvviso aumento della frequenza respiratoria provoca una serie di reazioni non particolarmente pericolose ma sgradevoli:

  • Sensazione di soffocamento
  • Tachicardia
  • Tremore
  • Spasmi muscolari
  • Tensione muscolare
  • Contrazioni muscolari
  • Intorpidimento
  • Stordimento
  • Vista annebbiata

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Foto Flickr: In alto123



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8 Risposte

  1. Antonello Mosso ha detto:

    Sono uno psicoterapeuta.
    L’articolo sugli attacchi di panico contiene numerose imprecisioni che non consentono ad un qualunque lettore di farsi un’opinione corretta riguardo tale problema.
    1 l’approccio esclusivamente farmacologico risulta del tutto insufficiente nella maggior parte dei casi se non associato alla psicoterapia.
    2 la terapia cognitivo comportamentale non è la sola psicoterapia indicata per il trattamento di tale disturbo: l’approccio sistemico relazionale si è dimostrato efficacissimo.
    3 l’A. P. ha sempre una base legata a vissuti psicologicamente significativi: una ricerca esclusivamente “biologista” è assolutamente anacronistica anche se i farmaci aiutano a contenere i sintomi.
    4 il disturbo da panico è per definizione un disturbo d’ansia: non c’è panico senza disturbo d’ansia (DSM IV Tr)
    5 esistono studi attendibili che parlano di ereditarietà (o familiarità?) riferita agli attacchi di panico? Quali? La familiarità si spiega facilmente con l’apprendimento da modelli a loro volta caratterizzati da forte ansietà/controllo.
    Queste sono solo alcune delle inesattezze scritte…
    Saluti

  2. Rosaria ha detto:

    Caro dottore, concordo perfettamente con lei. In sintesi le racconto qualcosa a riguardo.Ho sofferto di depressione ansia attacchi di panico da quando avevo 29 anni, oggi ne ho 46,in tutti questi anni mi sono curata con gli psicofarmaci,in una condizione di sopravvivenza.Da premettere che sono una persona determinata a non arrendermi:e questo ha fatto scattare quella molla che mi serviva ad aiutarmi a capire le cause del mio disagio interiore.Ho cercato tanto prima di entrare in psicoanalisi, una testimonianza per far crescere qualche certezza in me:mai trovata:ho voluto rischiare e mettere a repentaglio il mio stato psi più di quanto non era già compromesso. Dovevo tentare e dare una possibilità a me;nonostante ero scettica a riguardo, ma comunque non mi sono fermata.In sintesi 5 anni di psicoanalisi, ho risolto i problemi di tutta una vita, il prezzo e’ stato molto alto,sono stata malissimo non esiste al mondo sintomo fisico che io non abbia accusato, in pratica ci ho buttato il sangue. La cosa certa nonostante tutto lo rifarei se fosse necessario,non mi sono accontentata di sopravvivere, il farmaco e’ servito solo a rinviare il problema di fondo,che poi e’ uscito fuori durante il percorso. Mi scusi se mi sono prolungata tanto.Le voglio solo comunicare che lascerò la mia testimonianza nel libro che stò scrivendo,raccontando tutta la mia vita, e cercare di poter aiutare le persone che soffrono di depressione che non stiamo parlando di una malattia, se ci curiamo con la psicoanalisi: ma lo può diventare se ci nascondiamo dietro agli psicofarmaci. Ancora una premessa c’è da dire che non tutti ci riescono, lei può darne atto la psicoterapia è molto dolorosa, e non tutti hanno il coraggio di sentire e ascoltare il proprio dolore.CORDIALI SALUTI

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