Stress e Lavoro

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I 20 e più suicidi dello scorso Febbraio registrati tra gli impiegati di France Telecom hanno fatto suonare tutti i campanelli d’allarme per quanto riguarda la salute mentale di chi lavora in ufficio. Lo stress di per se non è una cosa negativa! Si tratta semplicemente di un meccanismo in grado di scatenare una serie di risposte a certi stimoli esterni, necessari per la propria sopravvivenza. “Attiviamo certi elementi per potere pensare più in fretta, per esempio”, spiega Antonio Canuto, psicologo e presidente della Società Spagnola per lo Studio dell’Ansia e lo Stress.
Allora ci chiediamo: è normale che un lavoro stressante porti una persona a considerare il suicidio?



Stress e Salute

stress lavoro ufficioCome spiegato brevemente nella premessa: lo stress non è un pericolo per la salute! Lo diventa quando la situazione/condizione stressante perdura per molto tempo. Lo stress in questo caso tende a cronicizzarsi con molteplici problemi per la salute mentale e fisica.
Stress Cronico:
Ansia, cefalee, dolori muscolari, palpitazioni, irritabilità, abuso di sostanze (alcol e droghe), insonnia, problemi digestivi, raffreddori frequenti, herpes, afte, forfora, alterazioni della pelle, caduta dei capelli, depressione, ulcera, attacchi di panico e cardiopatie: tutti probabili sintomi di uno stato di Stress Cronico.
Lo scenario dei suicidi multipli in France Telecom per l’esperto è da considerarsi un eccezione. Solitamente, spiega Canuto, essere sottoposti a continue tensioni e pressioni genera una spirale ascendente di sintomi che iniziano con l’ansia; seguiti dalla somatizzazione (Disturbo di Somatizzazione) e successivamente da problemi fisici; infine, se non si prendono delle misure in tempo, la depressione e altri problemi mentali. “Da solo, un lavoro stressante non conduce al suicidio”, tranquillizza Canuto.



Stress: Farmaci e Terapie

Quand’è che lo stress diventa intollerabile? Quand’è che bisogna cercare aiuto?

Completo articolo sullo Stress

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Finchè la persona riesce a condurre una vita normale, gratificante e senza privazioni, in generale, non occorre far nulla. I problemi sorgono nel momento in cui lo stress e i sintomi dello stress impediscono o rendono difficili operazioni comuni come: mangiare, dormire, lavorare o avere una vita sociale piena ed appagante.
“Nella maggior parte dei casi non c’è bisogno di trattamento”, spiega il dottor Francisco Ferre, “in certe occasioni l’alto livelli di stress impedise di condurre una vita normale…. In questi casi è lo psichiatra che deve stabilire questa soglia”.

Esistono numerose ricette per combattere lo stress: fare esercizio fisico e attività all’aria aperta, seguire una dieta sana ed equilibrata, seguire un corso di meditazione e yoga, ascoltare buona musica, ecc.
In quelle situazioni in cui lo stress non può essere fronteggiato con facilità si deve per forza di cose chiedere aiuto ad uno specialista, il quale, potrà ricorrere a due categorie di farmaci di provata efficacia: gli ansiolitici e gli antidepressivi.

In realtà, come suggerisce il dottor José Luis Marín, l’impiego di farmaci crea nel paziente un ansia aggiuntiva dovuta al fatto che vedrà alleviati i suoi sintomi per mezzo di una pasticca. “Il trattamento farmacologico non risolve niente, può essere utile nei casi gravi, ma il lavoro fondamentale deve essere di tipo psicologico”. Si parla in questi casi di: Psicoterapia cognitivo-comportamentale.

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2 Risposte

  1. 9 dicembre 2009

    […] Stress e Lavoro: Rischi per la salute […]

  2. 22 aprile 2010

    […] Lo stress sul posto di lavoro […]

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