Insonnia e Salute Mentale

Insonnia

Insonnia

Un paziente su 3 che si reca dal medico per problemi di insonnia soffre di un disturbo di salute mentale, nella maggior parte dei casi: depressione. Questo il risultato di uno studio condotto su 420 pazienti con problemi di insonnia.
La Dr. Maria Jesus Cerecedo, coordinatrice del gruppo di Salute Mentale (semFYC), afferma che “si tratta di un dato allarmante e che dovrebbe richiedere l’attenzione di tutti i professionisti coinvolti nel trattamento dei disturbi del sonno“.

In Spagna, dove si è svolto lo studio, si stima che l’insonnia colpisca il 40% degli adulti, il 10% dei quali ne soffre in maniera cronica. Questo dimostra che le situazioni stressanti (lo stress), il cambio del turno di lavoro, l’uso di sostanze stupefacenti e eccitanti e il fumo di sigaretta possano favorire lo sviluppo di disordini del sonno.



Lo studio, condotto al centro Camps Blancs en San Boi de Llobregat di Barcellona, ha esaminato 420 pazienti sottoposti al Epworth test (Epworth Sleepiness Scale) con l’obbiettivo di determinare l’uso di ansiolitici nelle persone con disordini del sonno. I dati prodotti dallo studio confermano l’elevata incidenza nell’uso di Benzodiazepine nei pazienti con problemi di insonnia; oltre il 31% degli esaminati.

Secondo la dottoressa Cerecedo, “assumere questi farmaci non è un male, a patto che sia fatto sotto prescrizione medica. Farmaci ipnotici o tranquillanti possono essere utilizzati per brevi periodi; da pochi giorni a 2, massimo 4 settimane.”
Tuttavia, continua la dottoressa “il trattamento farmacologico è indicato solo quando altre misure risultano inefficaci. Il primo passo del trattamento è quello di raccomandare un insieme di linee guida per la corretta igiene del sonno, come andare a dormire e svegliarsi sempre alla stessa ora, evitare pasti pesanti a cena, mantenere la stanza da letto ben ventilata e limitare il consumo di bevande stimolanti.”



Infatti, dallo studio emerge che il 79% dei pazienti è solito assumere bevande stimolanti come per esempio il caffè. “Stranamente, in molti casi i pazienti non sono consapevoli che alcune abitudini quotidiane sono un male per il dormire bene”, spiega l’esperta.

In conclusione, “Le conseguenze del non dormire possono avere un impatto su ogni aspetto della vita personale, lavorativa e sulla salute.”

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