Meditazione: I consigli di un Monaco Tibetano

Meditazione Zen

Meditazione Zen

La diffusione sempre maggiore di corsi e di praticanti di meditazione, conseguenza del progressivo interesse da parte della società occidentale verso questa disciplina, sta facendo sì che studi sempre più numerosi vadano a carpire i più intimi segreti di questa antica pratica. Le ultime scoperte sul potere della meditazione arrivano dal Laboratorio di Neuroimaging alla University of California (USA). La ricercatrice Eileen Luders ha dimostrato che la meditazione non solo produce cambiamenti nel funzionamento del cervello ma è in grado di generare nuove strutture. “Coloro che meditano hanno più materia grigia nelle aree cerebrali connesse con il controllo delle emozioni”, afferma la dottoressa.



Sedersi e pensare al nulla di fronte ad una candela accesa è noioso, inutile e persino ridicolo per la maggior parte degli occidentali. Tuttavia, al giorno d’oggi, questa pratica così innocente è riconosciuta dalla medicina convenzionale come strategia terapeutica alternativa per curare i mali del nostro tempo: stress, ansia, ipertensione, emicrania e problemi cardiovascolari.

Khenpo Sangpo Bodh, monaco tibetano della comunità Tashi Jong e partecipante allo studio, propone di trasformare le emozioni distruttive (negative) attraverso la disciplina e il controllo della mente; il risultato, promette: “niente meno che la dissoluzione della violenza e l’effetto domino che Mahatma Gandhi conosceva così bene”.

Da dove arriva questo potere della Meditazione?
candeleLa Meditazione “è un’arma di conoscenza di sé stessi, un antidoto per tutte le emozioni negative”. Secondo la cultura buddista esistono 84.000 diverse emozioni negative: rabbia, attaccamento (possessivo), orgoglio, invidia e ignoranza; per citarne alcune. Con tutti questi nemici il percorso per la felicità è tutt’altro che facile.

“La meditazione può farci liberare dalle forze negative che ci fanno soffrire”, afferma il maestro, “Il primo passo è quello di riscoprire noi stessi e di vedere il contenuto della nostra mente, chiedendoci come rispondere alle emozioni negative.”

“Le persone che vivono freneticamente hanno difficoltà a trovare la calma. La mente è come l’acqua: se si muove non si vede il riflesso della luna e delle stelle sulla superficie, mentre quando è limpida e tranquilla riflette ogni cosa e si può vedere in profondità. Quando una persona è abituata a eccessivo movimento, non sa nemmeno chi è. Così dico loro di stare in silenzio e di guardare nella propria mente.”



Il passo successivo è quello di respingere le emozioni negative come fossero un veleno; un veleno per la mente. Il maestro buddhista la descrive come una purificazione dai componenti tossici della mente che si attua attraverso la disciplina e la forza di volontà.

Infine, il maestro suggerisce esercizi di meditazione e di respirazione profonda. Obbiettivo: la calma e il relax mentale. Il modo migliore per trovare la calma mentale è quello di concentrarsi su un oggetto esterno che può essere una luce o un’immagine. Anche se il maestro raccomanda 6 pratiche quotidiane riconosce che i risultati possono essere positivi anche con una singola sessione mattutina, prima di fare colazione.

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