D’estate più che mai vanno seguite quelle basilari regole per per la conservazione e la preparazione degli alimenti. La contaminazione del cibo avariato non è un problema minore ma un vero e proprio rischio per la salute. Circa 76 milioni di persone negli Stati Uniti si ammalano ogni anno per patologie correlate al cibo contaminato; 325.000 vengono ricoverate in ospedale e 5.000 muoiono, come riportato dal Centers for Disease Control and Prevention (cdc.gov).
Nel 2006, i focolai di maggior entità sono stati collegati a contaminazioni nelle arachidi, cetrioli, carne, spinaci e altri alimenti. Secondo gli esperti del Centro di Ricerca e Prevenzione delle Malattie Alimentari in Pennsylvania le complicazioni da alimenti in pessimo stato di conservazione possono essere di estrema gravità e talvolta addirittura permanenti.
Diarrea e vomito sono certamente i sintomi più comuni e durano solitamente pochi giorni; eppure gli alimenti in cattivo stato di conservazione possono portare a conseguenze ben più gravi. Tali complicanze includono: insufficienza renale, paralisi e problemi al cervello, alla vista e all’udito. Un gruppo di ricerca del centro in Pennsylvania si è dedicato allo studio delle 5 infezioni più comuni: Campylobacter, Escherichia coli (O157: H7) ed i germi che causano la Listeria (monocytogenes ), Salmonella e Toxoplasmosi.
La Campylobatteriosi è una malattia infettiva provocata dal Campylobacter e può causare diarrea, febbre, crampi addominali, nausea e vomito. In alcuni gravi casi può provocare la sindrome di Guillain-Barre e infezioni al cuore e al sangue.
L’Escherichia coli può essere responsabile della sindrome uremico-emolitica (HUS) che è la principale causa di insufficienza renale acuta.
La Listeria è associata a febbre alta e ad infezioni al cervello e al midollo spinale; in casi gravi può portare a seri disturbi neurologici e persino la morte.
La Salmonella può causare artrite reattiva, febbre tifoide, nausea, vomito, dolore addominale e salmonellosi minori.
La Toxoplasmosi è un’infezione provocata dal protozoo Toxoplasma gondii e, nelle madri infette può risultare in seri problemi nel nascituro: ritardo mentale, strabismo e cecità.
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