L’alito, composto da vapore acqueo, gas e microscopiche scorie, è normalmente inodore. Tuttavia, se sussistono alcune condizioni, esso può diventare, come si suol dire, “cattivo” oppure “pesante”, e può essere associato all’emissione di odori sgradevoli quando si respira e quando si parla.
In termini medici, questo disturbo viene definito “alitosi”, e si tratta di un problema che ha implicazioni psicologiche non trascurabili, in quanto può indurre chi ne soffre a vivere con molto disagio le proprie relazioni interpersonali e persino portare, nei casi più estremi, a forme di isolamento sociale.
Alitosi: Le cause
La causa più comune dell’alitosi è una scorretta igiene orale. La scarsa cura della pulizia del cavo orale determina la formazione di placca batterica, cioè la proliferazione di milioni di batteri capaci di entrare in contatto con i residui degli alimenti consumati e di innescare delle reazioni chimiche che liberano solfuri e che conferiscono il tipico odore di zolfo all’alito.
Tali processi di decomposizione batterica sono molto più attivi di notte in quanto, durante il riposo notturno, la saliva prodotta è minore rispetto a quella presente nella bocca di giorno, il che spiega anche come mai l’alito risulti generalmente più pesante al risveglio che in altri momenti della giornata.
Ma i fattori che rendono l’alito sgradevole possono essere anche molti altri. Vediamo i principali:
- La presenza di carie oppure di protesi dentali danneggiate;
- L’abitudine di fumare;
- L’assunzione di alcuni farmaci, come antidepressivi, ansiolitici, diuretici e antistaminici, che diminuiscono la produzione di saliva;
- Alcuni disturbi dell’apparato digerente, quali la gastrite, l’ernia iatale, il reflusso gastro-esofageo e la dispesia, o dell’apparato respiratorio, come la tonsillite, la faringite, la sinusite e la rinite cronica;
- Alcune malattie sistemiche, quali il diabete mellito, l’insufficienza renale e le patologie epatiche avanzate.
Alitosi: Rimedi e Consigli
Se, come sopra ricordato, l’alitosi dipende dalla cattiva igiene orale, questo problema va affrontato anzitutto assumendo delle corrette abitudini in fatto di pulizia del cavo orale.
Pertanto, è necessario lavarsi i denti accuratamente dopo ogni pasto, per almeno 3 minuti, utilizzando del dentifricio dotato di proprietà antibatteriche. Quando è impossibile lavarsi i denti, sarà opportuno sciacquare la bocca e masticare gomme senza zucchero, così da favorire la secrezione di saliva e la rimozione dei residui di cibo rimasti tra i denti.
Inoltre, non va trascurato l’uso quotidiano del filo interdentale dopo i pasti principali o almeno una volta giorno, preferibilmente di sera, ed è fondamentale anche la costante pulizia del dorso della lingua, che va effettuata tramite un apposito puliscilingua da strofinare delicatamente per evitare irritazioni.
Infine, è opportuno sciacquare regolarmente la bocca con un buon colluttorio ad azione antisettica.
Naturalmente, anche l’alimentazione può influire in modo negativo sull’odore dell’alito. Pertanto, è consigliabile limitare drasticamente i cosiddetti “cibi alitogeni”, come ad esempio aglio, cipolle, peperoni e, più in generale, tutti gli alimenti difficili da digerire.
Anche il fumo e gli alcolici vanno contenuti, dal momento che essi contribuiscono a disidratare il cavo orale.
Proprio per favorire una corretta idratazione della bocca è invece necessario bere molta acqua durante tutto il giorno, anche quando non si ha sete.
Sebbene il 90% dei casi di alitosi derivi da problemi relativi al cavo orale, non è sempre detto che la semplice cura dell’igiene orale e gli accorgimenti che riguardano l’alimentazione siano sufficienti a risolvere il problema. Quindi, qualora il disturbo persista, sarà essenziale rivolgersi al dentista, in particolare al medico odontostomatologo, che saprà diagnosticare con esattezza l’origine dell’alitosi e proporre al paziente la terapia più adeguata.
di Giuseppe Iorio