
Zollette di Zucchero
Per tutti coloro che si sono sempre chiesti quale potesse essere un’efficace rimedio all’uso dello zucchero vogliamo dedicare questo articolo che tratterà il dolcificante artificiale chiamato Aspartame.
L’Aspartame è composto da due amminoacidi, ovvero la fenilalanina e l’acido aspartico; la caratteristica dell’aspartame é che pur avendo le stesse calorie dello zucchero ha un potere dolcificante molto più forte (circa 200 volte maggiore), questo permette di utilizzarne una quantità minore per poter addolcire bevande o pietanze.
Venne casualmente scoperto grazie alle ricerche del chimico James Schlatter nel 1965, ma fu solo nel 1974 che ottenne l’autorizzazione per poterlo utilizzare come dolcificante.
Il terrore in quel periodo riguardava una sua possibile correlazione con il tumore al cervello, ampiamente smentita grazie a numerosi studi e test effettuati su cavie.
C’é ancora chi sostiene che l’aspartame sia però un prodotto tossico, in grado di causare danni alla salute per colpa della presenza del metanolo al suo interno, anche se in una piccola percentuale del 10%; il metanolo è una delle principali cause di cecità e potrebbe quindi avere un’azione diretta qualora venisse consumato.
Ma il metanolo é una sostanza presente in molti altri alimenti, soprattutto nella frutta, quindi il problema non dovrebbe essere esteso?
Secondo i ricercatori la frutta non contiene alcun tipo di tossicità perché al suo interno vi é anche la presenza dell’etanolo, che va a contrastare l’azione del metanolo stesso, impedendo un totale assorbimento.
I medici consigliano un limite di 40mg per ogni chilo di peso al giorno.
Per non allarmarvi vogliamo ricordare che la sua sicurezza é stata riconfermata qualche anno fa dal National Cancer Institute che ha effettuato una ricerca di 5 anni su 500mila persone, nelle quali non è mai emerso alcun tipo di correlazione o aumento con malattie come tumori al cervello o leucemie.
L’aspartame ha un gusto molto dolce, ed ha la fortuna di non andare ad alterare la glicemia, permettendo così alle persone diabetiche di poterlo consumare senza problemi come perfetto sostituto dello zucchero.
Viene sconsigliato durante il periodo di gravidanza e di allattamento, potrete riconoscere il suo uso all’interno di prodotti alimentari con la sigla E951.
di Alessandra Battistini