Insufficienza Venosa Cronica

Gambe
L’insufficienza venosa cronica, indicata anche con l’acronimo “IVC”, consiste nell’incapacità del sistema venoso di favorire il ritorno del flusso sanguigno verso il cuore. Generalmente, questo problema interessa le vene degli arti inferiori, nelle quali si verifica un rallentamento della circolazione sanguigna che determina una riduzione dell’apporto di sostanze nutritive e di ossigeno alle pareti del vaso venoso, con conseguente insorgenza di gonfiori e dolori alle gambe.

L’insufficienza venosa colpisce prevalentemente le donne, in particolare quelle che vivono nelle aree del mediterraneo. Tuttavia, a partire dai 50/60 anni, non si riscontrano differenze significative di incidenza tra i due sessi.
Alcuni recenti studi scientifici hanno stabilito un aumento della diffusione di questo disturbo presso le generazioni più giovani, probabilmente attribuibile allo stile di vita sedentario e alla crescita della tendenza all’obesità.



Insufficienza venosa: Cause e Fattori di rischio

Questa patologia ha origine nell’alterazione della funzionalità del microcircolo, ovvero di quella fitta rete di piccoli vasi ematici che forniscono ai tessuti del nostro organismo le necessarie sostanze nutritive. Tale alterazione determina una riduzione del tono dei vasi venosi e influisce negativamente sul funzionamento delle valvole deputate a far risalire il sangue verso il cuore. Il sangue tende pertanto a ristagnare nelle gambe, la pressione venosa aumenta e possono manifestarsi edemi, varici (o vene varicose) e persino ulcere da ristagno venoso.

I fattori di rischio associati ai problemi di insufficienza venosa sono i seguenti:

  • l’ereditarietà, quindi una debolezza congenita relativa alle pareti venose;
  • alimentazione scorretta;
  • obesità e sovrappeso;
  • clima caldo;
  • fumo e alcool;
  • stipsi;
  • uso di pillole anticoncezionali;
  • farmaci che comportano lo sviluppo di radicali liberi;
  • traumi precedenti agli arti inferiori;
  • vita sedentaria e tendenza a restare a lungo in piedi oppure seduti per molte ore.



Insufficienza venosa: Sintomi

I tipici sintomi di questa patologia sono tutti a carico degli arti inferiori e consistono nella sensazione di pesantezza e gonfiore alla gambe, con crampi, formicolii, prurito, dolori e bruciori ai polpacci. Questi sintomi, pur persistendo durante tutto l’anno, risultano più acuti nei mesi estivi.
Spesso l’insufficienza venosa determina anche la comparsa di cellulite e problemi di emorroidi.

Insufficienza venosa: Prevenzione e Terapia

L’alterazione del microcircolo avviene in maniera graduale, quindi il processo di degenerazione della circolazione può essere arrestato o almeno rallentato grazie a una serie di comportamenti quotidiani virtuosi.
In primo luogo, è necessario adottare uno stile di vita sano: una dieta equilibrata, ricca di frutta, verdura e  cereali, insieme a una regolare attività fisica, sono i due capisaldi nella cura della salute del nostro corpo, e rappresentano fattori rilevanti anche nella prevenzione dei problemi legati all’insufficienza venosa. Inoltre, è utile limitare il consumo di bevande alcoliche e di caffè.
Per favorire la circolazione sanguigna, è opportuno fare in modo di tenere le gambe sollevate di tanto in tanto, magari mettendole distese su uno sgabello oppure dormendo con i piedi leggermente sollevati rispetto al busto.
Meglio utilizzare delle scarpe comode, con tacchi bassi, ed evitare invece calzature e indumenti molto stretti.
Quando si va al mare, è opportuno fare a meno di esporsi al sole durante le ore più calde della giornata. Anche saune, impacchi e pediluvi con acqua molto calda non giovano a chi è affetto da problemi di insufficienza venosa.

La terapia farmacologica prevede l’assunzione di medicinali che appartengono alla classe dei venotropi, quali gli antivaricosi, che rendono i capillari più resistenti e meno permeabili, oppure gli antitrombotici, ad esempio l’Eparina, dotata di effetti anticoagulanti, antiedematosi e antinfiammatori.

Tra i rimedi erboristici, particolarmente indicati per migliorare la circolazione venosa sono gli estratti di ippocastano, di biancospino, di centella e di ginkgo biloba, piante che rendono più toniche le pareti venose e svolgono inoltre azione antiedemigena, quindi attenuano la sensazione di pesantezza e gonfiore alle gambe provocata dall’accumulo di liquidi.
Infine, un efficace aiuto alla terapia farmacologica e a quella erboristica è costituito dalle calze elastiche contenitive.

di Giuseppe Iorio



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Una risposta

  1. filippo ha detto:

    SALWE IO SONO UNAPERSSONA DI 70 ANNI DA RAGAZZO INIZIAI KA FARE CICLISMO SINO ALLETA 55 ANNI OGGI,AVENDO ALLONTTANATO TUTTO.PER UNINTERWENTO.AL BACINO.OGGI ACCUSO FRAGGILITA, GONFFIORE,ESPESSO NERWOSISMO,ALLANCCA NON AVENDO FORZA ALLE GAMBE,IO ORRIFERITO.QUESTO AL MEDICO DI FAMIGLIA,COSI LUI MIE, PRESCRITTO, VENOTROPE COMPRES,IO VOLENDOMI DOCUMENTTA RE, DEL MEDICINALE,PER CONOSCERLLO, ACCOSA ERA UTILE,COSI MISONO,AWICINATO ALLA RICERCCA,IO VIRRINGRAZIO,TANTO DEI VO STRI,INFFORMAZIONI CHE CIDATE,SPERO CHE TUTTO VADA BENE,VI RICEVETE,IMIEI CORDIALI SALUTI,FILIPPO.

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