
La Dieta Ayurvedica
L’Ayurveda è una scienza medica indiana con tradizioni antichissime (era nota già nel IV millennio a.C.) che prevede una serie di regole finalizzate ad assicurare benessere psichico e fisico all’uomo.
Tra queste regole, occupano un posto di grande rilevanza quelle relative all’alimentazione. I maestri fondatori di questa disciplina hanno elaborato, nel corso dei secoli, un insieme di norme tese a rendere la digestione più efficiente, a eliminare i grassi in eccesso e a favorire il mantenimento del proprio peso forma.
La Dieta Ayurvedica: I Princìpi Basilari
Proviamo ora a spiegare, in modo sintetico, alcune delle norme essenziali dell’Ayurveda, cercando di capire in che modo applicarle per rendere più sana la nostra alimentazione e per eliminare gonfiori e cuscinetti di grasso.
I princìpi che regolano la dieta ayurvedica stabiliscono che il peso superfluo è dovuto alle tossine che si accumulano nell’organismo quando il cibo non viene metabolizzato correttamente.
Affinché un alimento ingerito possa essere assimilato adeguatamente, bisogna prendere in considerazione il suo sapore, che rappresenta il fattore chiave per stabilire quali effetti abbia un determinato alimento sul nostro organismo. La dottrina ayurvedica distingue sei categorie di sapori, ovvero:
- il dolce;
- il salato;
- l’amaro;
- il piccante;
- l’astringente;
- l’acido.
Ciascuno dei sapori elencati favorisce l’incremento di una delle tre forze che, stando ai princìpi di questa disciplina, animano le funzioni dell’organismo umano. Le forze in questione sono le seguenti:
- la Vata, ovvero la forza di eliminazione;
- la Pitta, ovvero la forza di combustione;
- la Kapha, ovvero la forza di assimilazione.
La Dieta Ayurvedica: Le Regole per Dimagrire
Il segreto per dimagrire consiste nel seguire un regime alimentare capace di incrementare le prime due forze sopra riportate, riducendo, nel contempo, la terza, cioè la Kapha. Per ottenere tali effetti, bisogna limitare in modo drastico i cibi di sapore dolce e quelli di sapore salato, optando, invece, per alimenti di sapore amaro, piccante e astringente. In questo modo, si favorisce la digestione e lo smaltimento delle calorie in eccesso e si riduce l’energia di tipo Kapha, che facilita gli accumuli di grasso e i gonfiori provocati dal ristagno di liquidi nei tessuti.
Nella categoria dei cibi amari, che contribuiscono a depurare l’organismo, rientrano la melanzana, la scarola, il cetriolo, il pompelmo, il rabarbaro e tutte le verdure a foglia scura. Oltre a consumare questi alimenti, il sapore amaro può essere assicurato all’organismo, ad esempio, concludendo i pasti con del tè al gelsomino o con una tisana digestiva.
Nella categoria dei cibi piccanti, che provvedono ad accelerare il metabolismo e ad eliminare grassi e tossine, annoveriamo la cipolla, il ravanello, il prezzemolo, lo zenzero, la menta, il peperoncino e l’aglio. Per favorire l’eliminazione dei grassi in eccesso, potete bere una tazza di tè allo zenzero sia al mattino che prima di andare a letto.
Nella categoria dei cibi astringenti, che aiutano a controllare l’appetito, rientrano invece i legumi, il carciofo, il finocchio, la mela, la pera, la salvia, il rosmarino e la curcuma.
I legumi sono tra gli alimenti maggiormente raccomandati dalla dieta ayurvedica perché molto nutrienti e poveri di grassi. Generalmente, si tende a limitare la quantità di legumi consumata perché essi causano flatulenza e gas intestinali. Ma, stando ai dettami della disciplina ayurvedica, tali inconvenienti possono essere evitati utilizzando aromi e spezie per condire le portate. Oltre a consumare maggiori quantità di legumi, per immettere nell’organismo una buona dose di cibi astringenti potete mangiare più spesso carciofi e finocchi e insaporire i vostri piatti con salvia, rosmarino e curcuma.
La Dieta Ayurvedica: Come Consumare i Pasti
Accanto alle prescrizioni strettamente alimentari, la dieta ayurvedica fornisce norme che riguardano il modo in cui è opportuno consumare i propri pasti.
Anzitutto, è necessario mangiare in un ambiente tranquillo, tale da predisporre l’animo alla serenità. Pertanto, è opportuno evitare distrazioni durante i pasti, che non devono essere interrotti da attività lavorative, dalla lettura e nemmeno, trasferendo il pensiero dei maestri fondatori della disciplina ai giorni nostri, dalla televisione o dalla radio. Occorre mangiare lentamente, masticando a lungo ogni boccone.
Il pasto principale della giornata dev’essere il pranzo. A cena e a colazione bisogna restare leggeri.
Durante i pasti, bisogna bere acqua, preferibilmente a temperatura ambiente, spremute di frutta, tè e tisane. Le bibite non devono essere né troppo calde né troppo fredde.
Infine, per facilitare i processi digestivi, i princìpi della dottrina ayurvedica suggeriscono di prendersi qualche minuto di pausa prima di dedicarsi nuovamente alle attività quotidiane.
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Di Giuseppe Iorio