Il Morbo di Crohn

Il Morbo di Crohn è una malattia infiammatoria cronica che colpisce l’apparato digerente. Pur potendo interessare qualsiasi punto del tubo digerente, molto spesso questo disturbo provoca l’infiammazione della parte terminale dell’ileo (cioè l’estremità dell’intestino tenue, il punto in cui esso si unisce all’intestino crasso) e del colon. Il morbo di Crohn provoca un aumento di spessore della parete dell’intestino con ulcerazioni profonde e rigonfiamenti della mucosa.
Questa patologia tende a essere più frequente nelle donne e nei soggetti di razza caucasica e colpisce individui di ogni età, ma compare più spesso durante l’adolescenza, nei primi anni dell’età adulta e dopo i 60 anni.

Il Morbo di Chron: Cause

Le cause del disturbo non sono del tutto note. Secondo le ipotesi più accreditate, questa patologia, che appartiene al gruppo delle malattie autoimmuni dell’intestino, potrebbe essere determinata dalla presenza di agenti infettivi, in particolare dal microbatterio responsabile della tubercolosi, oppure da una risposta immunitaria anomala all’azione dei batteri intestinali.
Tra i fattori predisponenti vanno annoverati la predisposizione genetica, il fumo, una dieta ricca di cibi irritanti e fattori psicosomatici quali stress emotivo e traumi.


Il Morbo di Crohn: Sintomi e Diagnosi

Questo disturbo si presenta con spasmi dolorosi dell’addome, diarrea cronica (talora mista a sangue), perdita dell’appetito, cali ponderali, astenia, anemia.
Se viene interessato anche l’ano, è possibile che il paziente vada incontro a ragadi e fistole.
Una delle possibili complicanze della patologia consiste nell’occlusione intestinale, che può essere causata dall’eccessiva riduzione del diametro interno della parete intestinale conseguente al suo ispessimento. Altra complicanza è rappresentata dalla formazione di ascessi (sacche infettive piene di pus) che compaiono all’interno dell’addome o intorno all’ano.
I sintomi tipici del morbo di Crohn si manifestano con delle fasi di riacutizzazione che durano diversi giorni o, in alcuni casi, persino alcune settimane.

Quando i sintomi lamentati dal paziente sono compatibili con la presenza del morbo di Crohn, si può procedere anzitutto a un esame fisico per rilevare rigonfiamenti addominali, che indicano un aumento dello spessore delle pareti intestinali. Successivamente, è possibile eseguire esami radiografici per rilevare la presenza di aree di ostruzione, esami ecografici per rilevare l’ispessimento delle anse intestinali, una colonscopia con biopsia per analizzare le lesioni specifiche del colon, una TAC per valutare l’estensione del processo infiammatorio e l’eventuale interessamento di altri organi.

Il Morbo di Crohn: Terapia e Alimentazione

Le malattie infiammatorie dell’intestino non possono essere guarite farmacologicamente, ma si può ridurre l’infiammazione somministrando al paziente antibiotici, immunosoppressori, antidiarroici e corticosteroidi. Si sono inoltre dimostrati efficaci nel trattamento del morbo di Crohn alcuni nuovi farmaci biologici capaci di inibire l’azione del TNF-alfa, uno dei mediatori chimici responsabili dei processi infiammatori.
Se la terapia farmacologica non risulta risolutiva, si fa ricorso all’intervento chirurgico per asportare le zone più lese dell’intestino. Tuttavia, la terapia chirurgica non rappresenta una soluzione definitiva, dal momento che la malattia tende spesso a ripresentarsi e a colpire segmenti dell’intestino adiacenti a quelli asportati.



Per quel che concerne l’alimentazione, i pazienti affetti da questa patologia devono adottare una dieta capace di apportare all’organismo molte calorie e vitamine. Meglio limitare (e, nelle fasi acute della malattia, eliminare del tutto) cibi contenenti fibra e lattosio.
Infine, per i pazienti affetti da malattie infiammatorie croniche è indicato consumare una buona quantità di alimenti ricchi di omega 3 (salmone, sardine, tonno e crostacei), probiotici e prebiotici.

Di Giuseppe Iorio

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2 Risposte

  1. 19 dicembre 2010

    […] per proteggere il nostro organismo dalle malattie croniche del colon quali la colite ulcerosa e il morbo di Crohn. Lo suggerisce uno studio effettuato presso l’Università di Kaiserslautern, in Germania, e […]

  2. 27 luglio 2013

    […] croniche intestinali (categoria nella quale rientra, oltre alla colite ulcerosa, anche il morbo di Crohn), con un numero di casi in costante aumento in tutti i Paesi occidentali. L’incidenza annua della […]

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