La Salmonellosi

La Salmonellosi è un’intossicazione alimentare provocata da batteri che appartengono al genere della Salmonella, presente in natura in oltre duemila varianti e capace di colonizzare il tratto intestinale degli esseri umani e di molte specie animali.
Sul piano epidemiologico, è possibile distinguere le infezioni in tifoidee, categoria nella quale rientrano sierotipi che contagiano solo l’uomo, quali la Salmonella Typhi e la Salmonella Paratyphi, e infezioni non tifoidee, che contagiano sia l’uomo che gli animali, tra le quali ricordiamo la Salmonella Enteritidis e la Salmonella Typhimurium.

Salmonellosi: Cause

I principali veicoli di trasmissione di quest’infezione sono rappresentati da alimenti e bevande infette e dal contatto con animali o con oggetti portatori di salmonelle.
Per quanto concerne i cibi, quelli più esposti al rischio di contaminazione sono:

  • uova crude o poco cotte e prodotti preparati con uova (dolci, creme, gelati);
  • latte non pastorizzato e suoi derivati;
  • carne cruda;
  • frutti di mare;

Molto spesso, le bevande e i cibi contaminati non presentano alterazioni dal punto di vista organolettico, quindi il loro sapore, l’odore, la consistenza e il colore possono apparire non sospetti. La contaminazione del cibo può aver luogo sia durante la fase di produzione e di preparazione che dopo la cottura, ad esempio in seguito a un contatto con superfici o utensili infetti.
I soggetti maggiormente a rischio di contagio sono neonati, bambini piccoli, persone anziane e pazienti con difese immunitarie ridotte.



Salmonellosi: Sintomi e Diagnosi

La salmonellosi è caratterizzata, nei casi meno gravi, dagli stessi sintomi di una gastroenterite acuta, quindi da diarrea, vomito, nausea, crampi addominali, mal di testa e febbre. Nei casi più gravi, invece, il paziente infetto può andare incontro a batteriemie e a infezioni focali che colpiscono ossa o meningi.
I sintomi dell’infezione si manifestano tra le 6 e le 72 ore successive all’ingestione dei cibi contaminati e, in genere, regrediscono spontaneamente nel giro di 4-7 giorni.
Per poter diagnosticare la salmonellosi, si fa ricorso a esami del sangue o all’esame colturale delle feci.

Salmonellosi: Terapia

Quest’infezione si presenta, nella maggior parte dei casi, in una forma lieve, tale da scomparire nel giro di pochi giorni senza interventi terapeutici. La diarrea non va contrastata, dal momento che essa rappresenta il meccanismo naturale di difesa messo in atto dal nostro organismo per espellere gli agenti patogeni. Pertanto, onde evitare il rischio di disidratazione, è necessario provvedere a un’abbondante reidratazione di liquidi e di sali minerali andati persi a causa del fenomeno diarroico.
Utile anche l’assunzione di fermenti lattici, che sono antagonisti delle salmonelle nella colonizzazione dell’intestino.
La terapia antibiotica viene generalmente riservata soltanto ai casi più gravi e ai soggetti più deboli, come bambini al di sotto dei 2 anni o pazienti immunodepressi. Difatti, la somministrazione di antibiotici non accelera il decorso della malattia, e potrebbe anzi allungare i tempi di persistenza dei batteri nelle feci.



Salmonellosi: Prevenzione

Per prevenire le infezioni da salmonella occorre osservare con scrupolo alcune precauzioni igieniche e comportamentali. Anzitutto, va ricordato che la prima regola per neutralizzare gli agenti patogeni consiste nella buona cottura degli alimenti consumati. Pertanto, è opportuno evitare di consumare carni e uova crude o poco cotte.
Naturalmente, la sola cottura non basta a tenerci al riparo dall’infezione: si pensi, ad esempio, a della carne cotta che viene toccata con posate entrate precedentemente in contatto con la carne cruda e non adeguatamente lavate. Pertanto, prima, durante e dopo la fase di preparazione degli alimenti, coloro che toccano gli alimenti devono lavarsi accuratamente le mani e provvedere a sanificare gli utensili e i macchinari utilizzati.
Infine, è essenziale conservare correttamente il cibo. Persino un alimento a rischio, conservato in frigorifero a temperatura non superiore ai 4° C, sarà soggetto a una proliferazione di batteri limitata, il che riduce notevolmente il rischio di infezione, dal momento che la salmonella risulta patogena solo nel caso in cui venga ingerito un discreto numero di batteri.

Di Giuseppe Iorio



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