
Alimenti tipici della Dieta Mediterranea
La Dieta Mediterranea è un regime alimentare caratteristico dei Paesi che si affacciano sul Mar Mediterraneo, in particolare Italia, Grecia, Spagna e Francia del sud.
Questa dieta è oggetto di studio da diversi decenni, sin da quando il ricercatore statunitense Ancel Keys osservò che, tra le popolazioni che vivevano nel bacino del Mediterraneo, il tasso di mortalità correlato alle patologie cardiovascolari era piuttosto basso. La conferma di questi dati giunse al dottor Keys da una ricerca, il “Seven Countries Study”, nella quale lui e i suoi collaboratori presero in esame le abitudini alimentari di 12mila persone che vivevano in 7 Paesi diversi (Italia, Grecia, Jugoslavia, Olanda, Finlandia, Giappone e Stati Uniti) di età compresa tra i 40 e i 60 anni.
Questa ricerca evidenziò che la mortalità dovuta a cardiopatia ischemica risultava decisamente più bassa nei Paesi mediterranei.
Il merito del miglior stato di salute cardiovascolare delle popolazioni mediterranee sta nel ridotto consumo di grassi animali e nel buon apporto di acidi grassi monoinsaturi, sostanze presenti nell’olio di oliva e nel pesce e fondamentali per la buona funzionalità dell’apparato cardiocircolatorio.
Questo regime alimentare ha trovato un buon successo, a partire dagli anni Novanta, anche in alcuni Paesi dell’America del Sud, come Argentina e Uruguay, così come negli stessi Stati Uniti.
La Dieta Mediterranea: Alimenti Tipici
La dieta mediterranea prevede un largo consumo di frutta e verdura di stagione, cereali, legumi, pasta, pane, olio di oliva, pesce e una quantità moderata di vino. Essa è quindi ricca di carboidrati, proteine, sali minerali, vitamine, fibre e antiossidanti.
Per contro, nella dieta mediterranea si consuma poca carne rossa, alla quale viene preferita la carne bianca, e ridotte quantità di burro, insaccati, formaggi grassi e dolci. Pertanto, questo regime alimentare risulta povero di colesterolo, zuccheri semplici e lipidi saturi.
La Dieta Mediterranea: Benefici
I principali benefici per la salute assicurati dalla dieta mediterranea si devono alla sua ricchezza in acidi grassi monoinsaturi, antiossidanti e fibre.
Gli acidi grassi monoinsaturi sono presenti nell’olio extravergine di oliva e nel pesce. A differenza degli acidi grassi saturi – presenti nelle carni rosse, nel burro, negli insaccati, nelle fritture e alquanto nocivi per le arterie – essi contribuiscono a ridurre i livelli di colesterolo LDL (quello detto “cattivo”) che, se ossidato dai radicali liberi, può determinare la graduale occlusione delle coronarie e, di conseguenza, creare le premesse per un infarto o per un ictus.
Molto utili sono poi gli acidi grassi polinsaturi, come gli Omega 3, presenti nel pesce azzurro e in grado di favorire la circolazione sanguigna.
Gli antiossidanti, capaci di proteggere l’organismo da numerose malattie degenerative, si trovano nell’olio di oliva (che contiene oleuropeina e idrossitirosolo, della classe dei fenoli), nel vino rosso (che contiene quercitina e resveratrolo, della classe dei flavonoidi), nelle vitamine A, C ed E, presenti soprattutto nella frutta e nella verdura.
Frutta e verdura sono inoltre molto ricche di fibre, sostanze che contribuiscono alla regolarità delle funzioni intestinali, che sono utili nella prevenzione di patologie a carico dell’apparato digerente e che contribuiscono a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo e di glicemia.
Nel 2008, sull’autorevole British Medical Journal, sono stati pubblicati i risultati di una meta-analisi su 12 precedenti ricerche che hanno testato complessivamente le abitudini alimentari di oltre un milione e mezzo di individui in periodi di tempo variabili tra i 3 e i 18 anni.
Oltre alla riduzione della mortalità generale e di quella causata da malattie cardiovascolari, la dieta mediterranea è risultata particolarmente indicata nel prevenire lo sviluppo di diverse forme di tumore e l’insorgenza di patologie neurodegenerative quali il morbo di Alzheimer e la malattia di Parkinson.
In definitiva, la dieta mediterranea può essere considerata uno dei modelli alimentari più sani ed equilibrati al mondo. Tanto che essa, nel Novembre del 2010, è entrata ufficialmente a far parte del patrimonio culturale dell’umanità dell’Unesco, che ha inteso valorizzare “un modello nutrizionale rimasto costante nel tempo e nello spazio” che si fonda sul “rispetto per il territorio e la biodiversità”, garantendo “la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri collegati alla pesca e all’agricoltura”.
Di Giuseppe Iorio