I Benefici della Liquirizia

La Liquirizia (Glycyrrhiza glabra L.) è una pianta erbacea che appartiene alla famiglia delle Leguminose.
Il suo nome deriva dai sostantivi greci “glucos”, ovvero “dolce”, e “riza”, cioè “radice”.
Sin dall’antichità, la liquirizia è stata utilizzata dalla medicina cinese, indiana ed egiziana per le sue notevoli proprietà curative ed edulcoranti. Fu importata in Europa attorno al XV secolo dai padri domenicani.
La componente più utilizzata di questa pianta è la radice, dalla quale si ricava un estratto usato per produrre caramelle, infusi, tisane e liquori. Ma si può anche consumare sotto forma di bastoncini, abitudine molto in voga tra i fumatori, che trovano nella liquirizia un sostituto delle sigarette.

Le radici della pianta vengono estirpate in autunno, lasciate essiccare al sole e poi messe in commercio.
Nel nostro Paese, la liquirizia viene principalmente coltivata nelle regioni meridionali, soprattutto in Calabria, e in quelle insulari.


Liquirizia: Proprietà nutrizionali e Benefici

Il contenuto calorico della liquirizia è di circa 350 calorie per ogni etto. Essa contiene glucosio, amidi, vitamine, flavonoidi e, inoltre, la glicirrizina, una sostanza 50 volte più dolce dello zucchero che le conferisce un’efficace azione antivirale e antinfiammatoria, in particolare per l’ulcera gastrica e duodenale, per le malattie reumatiche e per le patologie croniche del fegato.
Alcuni studi scientifici hanno dimostrato che l’acido glicirrizico è in grado di bloccare la replicazione dei virus responsabili di diverse malattie polmonari. Inoltre, questa sostanza combatte le tossoinfezioni alimentari, dal momento che si è dimostrata efficace contro numerosi microrganismi che contaminano il cibo, tanto da poter costituire un’alternativa naturale ai conservanti chimici.

La liquirizia sembra dotata anche di proprietà anticancerogene. Una ricerca svolta alcuni anni fa negli Stati Uniti, presso la Rutgers Univerity nel New Jersey, ha testato l’azione antitumorale di una molecola presente nelle radici della pianta, la BHP, che appartiene alla classe dei polifenoli. Tale molecola è stata testata su campioni di tessuti prelevati da tumori alla prostata e al seno, dimostrandosi capace di inibire la crescita di cellule cancerose.
Inoltre, l’alto contenuto di flavonoidi fa della liquirizia un prezioso antiossidante naturale, utile per contrastare l’azione dannosa dei radicali liberi e, di conseguenza, prevenire la malattie degenerative.

La liquirizia ha buone proprietà emollienti, e infatti viene usata come rimedio per la tosse, per le infiammazioni della gola e per alcuni sintomi dell’asma bronchiale. È anche dotata di un valido effetto saziante, tale da renderla particolarmente indicata nelle cure dimagranti.
Infine, la liquirizia svolge anche una buona azione lassativa, grazie alla presenza di uno zucchero naturale noto come “mannite”, che agisce contro la stipsi perché attira acqua nell’intestino e favorisce lo svuotamento del colon.


Liquirizia: Controindicazioni

Qualcuno potrebbe pensare che la liquirizia, fonte dei tanti benefici appena descritti, possa essere assunta tranquillamente nelle dosi preferite. In realtà, quando se ne consumano forti dosi, possono presentarsi effetti collaterali, alcuni dei quali dovuti al fatto che la glicirrizina induce perdite di potassio.
Tra gli effetti indesiderati più diffusi, vanno ricordati i seguenti:

  • aumento della pressione sanguigna;
  • rischio di aritmie cardiache;
  • calo consistente dell’appetito;
  • senso di pesantezza e gonfiore;
  • dolori addominali;
  • vomito;
  • diarrea;
  • mal di testa;
  • astenia.

Dato l’alto potere dolcificante, ne è sconsigliato il consumo ai pazienti diabetici. Altri soggetti per i quali la liquirizia è controindicata sono coloro che hanno problemi di insufficienza renale o epatica, le persone sovrappeso e le donne in gravidanza.

Di Giuseppe Iorio



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