La Prostatite è un processo infiammatorio che colpisce la prostata, una ghiandola dell’apparato riproduttivo maschile deputata alla produzione di liquido seminale, all’eliminazione degli spermatozoi invecchiati (quelli che hanno oltre 30 ore di vita) e alla difesa dei testicoli e delle vie urinarie superiori.
Quest’infiammazione altera le normali funzionalità della prostata e ne determina l’ingrossamento, provocando in tal modo pressioni su uretra e vescica, che simulano la sensazione fisiologica della necessità di urinare.
La prostatite si può presentare in forma acuta, con sintomi più intensi, e in forma cronica, con sintomi generalmente più lievi.
Secondo alcune stime, questa patologia colpisce annualmente un terzo della popolazione maschile e risulta piuttosto frequente anche in età giovanile.
Prostatite: Classificazione e Cause
Esistono diversi tipi di prostatite, che variano a seconda delle cause, dei sintomi e del tipo di terapia richiesta. Nello specifico, possiamo distinguere:
- Tipo 1: Prostatite batterica acuta, provocata da microrganismi patogeni e di breve durata.
- Tipo 2: Prostatite batterica cronica, causata da un’infezione batterica e prolungata nel tempo.
- Tipo 3: Prostatite cronica abatterica, nota anche come “sindrome dolorosa pelvica cronica”, ha origini non batteriche ed è spesso correlata a disfunzioni intestinali o a una dieta poco sana.
- Tipo 4: Prostatite infiammatoria asintomatica, priva di sintomi specifici e, pertanto, spesso non diagnosticata, viene solitamente associata ad agenti infettivi, ad anomalie strutturali dell’apparato urinario o a lavori che sottopongono la prostata a vibrazioni continue.
La causa più diffusa di questa patologia è rappresentata dalla presenza di germi e batteri che risalgono il condotto urinario e si depositano nella prostata.
Vi sono, poi, numerosi fattori di rischio che possono intervenire nella genesi dell’infiammazione. Tra questi ultimi, ricordiamo:
- l’età, in quanto i problemi alla prostata tendono a presentarsi maggiormente negli uomini che hanno più di 60 anni;
- l’alimentazione scorretta, che può provocare intossicazioni dell’organismo capaci di facilitare l’insorgenza dell’infiammazione;
- le disfunzioni intestinali, in quanto l’irregolarità nelle evacuazioni può causare una congestione pelvica e, di conseguenza, anche un’infiammazione della prostata;
- la carenza di sollecitazioni muscolari della zona prostatica, dovuta a sedentarietà oppure ad astinenza eiaculatoria;
- il fumo, che altera la capacità di riparazione e di difesa dei tessuti;
- alcune patologie neurali, che possono ridurre gli stimoli nervosi dai quali dipende il corretto funzionamento della prostata.
Prostatite: Sintomi e Diagnosi
Come ricordato sopra, la sintomatologia è differente a seconda della forma di prostatite sviluppata.
- Nella prostatite di tipo 1, i sintomi tipici sono febbre, brividi, dolori nella zona genitale, minzione assai frequente, spesso accompagnata da dolore e bruciore, problemi di erezione ed eiaculazione dolorosa.
- Nella prostatite di tipo 2, il paziente avverte sintomi meno acuti: non c’è febbre alta e il dolore genitale tende a essere blando, più simile a una sensazione di fastidio. Anche questa forma di prostatite comporta una frequente necessità di urinare, in particolar modo durante la notte, con bruciori e dolori durante la minzione.
- La prostatite di tipo 3 è caratterizzata da una sintomatologia piuttosto altalenante, con periodi nei quali i sintomi sono più intensi e altri nei quali il paziente avverte miglioramenti. Si presenta con dolori addominali, bruciori costanti all’interno dell’organo sessuale, minzione frequente e urgente, problemi di erezione e dolore durante l’eiaculazione.
- Nella prostatite di tipo 4, il paziente non lamenta problemi particolari all’apparato genitale, salvo dei saltuari deficit erettili e una moderata ipersensibilità al glande, tanto che la patologia risulta molto difficile da diagnosticare.
La diagnosi di prostatite si effettua con diverse metodiche. Le più comuni sono l’esplorazione rettale, per valutare posizione e dimensioni della prostata, la spermiocoltura, per verificare la presenza di batteri nel liquido seminale, l’ecografia prostatica transrettale, eseguita tramite una sonda che consente di indagare con accuratezza la struttura e la morfologia della prostata.
Prostatite: Terapia e Stile di Vita
La terapia farmacologica per la prostatite prevede la somministrazione di farmaci antibiotici e antinfiammatori per eliminare l’infezione batterica in corso e ridurre l’entità dei sintomi.
È altresì fondamentale adottare un regime dietetico privo di cibi elaborati e poco digeribili. Il paziente deve consumare molta frutta e verdura, riducendo, almeno nella fase acuta della malattia, i cibi piccanti, quelli fritti, uva, pomodori, cioccolato, insaccati, acciughe, asparagi, broccoli, cavolfiori. Inoltre, è opportuno evitare le bevande gassate e gli alcolici.
Essenziale bere molto, non meno di un litro di acqua al giorno, per depurare l’organismo e mantenere alta la diuresi.
Infine, occorre praticare dell’attività fisica, evitando però quelle attività sportive, quali cyclette, ciclismo ed equitazione, che provocano traumi alla ghiandola prostatica.
Di Giuseppe Iorio