Forse non tutti sanno che il colesterolo, in sé, non è una sostanza nociva. Anzi, il nostro organismo ne ha bisogno per alcune importanti funzioni, visto che forma parte della struttura dei tessuti nervosi e delle cellule degli ormoni maschili e femminili, contribuendo, inoltre, a formare gli acidi biliari.
Oltre al colesterolo introdotto con l’alimentazione, questa sostanza è presente nel nostro organismo anche grazie alla produzione endogena: viene sintetizzato dal fegato, dall’intestino e dalle ghiandole surrenali.
Il vero problema per la nostra salute, dunque, è rappresentato da livelli elevati di colesterolo LDL nel sangue, che costituiscono uno dei maggiori fattori di rischio cardiovascolare, in quanto favoriscono la formazione di placche sulle pareti delle arterie e l’ostruzione dei vasi sanguigni (aterosclerosi). Di conseguenza, quando i valori di colesterolo “cattivo” nel sangue sono alti, si è molto più esposti a infarto del miocardio e ictus ischemico.
Pertanto, è essenziale evitare che i livelli di colesterolo LDL nel sangue raggiungano valori capaci di mettere a repentaglio la nostra salute.
In che modo? Proviamo a fornirvi qualche suggerimento pratico.
In primo luogo, bisogna intervenire sulla propria dieta quotidiana, eliminando, o limitando fortemente, il consumo di acidi grassi saturi, quindi burro, margarina, maionese, strutto, dolci alla crema, insaccati, carni grasse, latticini e cibi fritti. Da evitare, inoltre, sono anche tutti i prodotti che contengono oli vegetali idrogenati, in genere presenti nei prodotti alimentari industriali, come le merendine, gli snack o le patatine.
Aumentate invece l’apporto di Omega 3, acidi grassi polinsaturi contenuti nel pesce azzurro, nella frutta secca e nelle verdure a foglia verde.
Essenziale anche la fibra alimentare, in particolare quella solubile, contenuta soprattutto nei legumi e nella frutta. La fibra solubile, infatti, è in grado di formare nell’intestino una sorta di gel che interferisce con l’assorbimenti di glucidi e lipidi, in modo da ridurre i livelli di colesterolo nel sangue.
Particolarmente utile è il pompelmo. Una ricerca canadese ha eseguito degli esperimenti su modelli animali per determinare gli effetti di questo agrume sul colesterolo.
Il pompelmo contiene la naringenina, un flavonoide che dona al frutto il suo caratteristico aroma. In base ai test svolti, la naringenina si è dimostrata efficace nell’abbassare i valori di colesterolo LDL, normalizzando inoltre anche i livelli dei trigliceridi.
Molto indicati, infine, i semi di psillio, perché presentano un rivestimento ricco di mucillagini che contribuiscono a ridurre l’assorbimento intestinale dei grassi, abbassando i livelli di colesterolo LDL. Alcuni studi hanno dimostrato la significativa efficacia di questi semi, assunti in combinazione con steroli vegetali, in pazienti affetti da ipercolesterolemia.
Una dieta equilibrata deve essere sempre accompagnata dall’attività sportiva. Sono consigliabili almeno 30 minuti di attività fisica non meno di 3-4 volte a settimana.
Se non avete modo di eseguire con costanza dell’esercizio fisico, basta anche camminare più a lungo rispetto alle vostre abitudini. Diecimila passi al giorno, infatti, apportano benefici al cuore e alla circolazione e consentono di ridurre il peso corporeo, aiutando a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo.
Un metodo piuttosto efficace per contare i passi è rappresentato dal Contapassi o Pedometro, un apparecchio dal prezzo molto contenuto (dai 20 euro in su) da allacciare al polso, alla vita o alla caviglia, che calcola i passi eseguiti e le calorie consumate, e che costituisce anche un ottimo stimolo sul piano psicologico, motivando chi lo porta a incrementare il numero di passi quotidiani.
Di Giuseppe Iorio
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Grazie mi è stato molto utile leggere quanto sopra
sono meno preoccupata adesso
Rosaria Farina