La Fototerapia con il Laser Freddo contro la Calvizie

Da qualche anno, per la precisione a partire dal 2007, la lotta contro la calvizie può contare su una nuova arma: la fototerapia con il laser freddo.
In quell’anno, infatti, la FDA (Food and Drug Administration, l’Agenzia per gli alimenti e i medicinali statunitense) ha approvato un dispositivo laser chiamato “HairMax LaserComb” come trattamento terapeutico efficace nella cura dell’alopecia androgenetica, una concessione toccata, sin qui, solo a Finasteride e Minoxidil.

Cos’è l’HairMax LaserComb?
L’HairMax LaserComb è un pettine laser che emette energia luminosa di bassa potenza. Il dispositivo, usato come una normale di spazzola, aumenta l’afflusso di sangue verso il cuoio capelluto e migliora la microcircolazione a livello dei follicoli piliferi.



La fotobiostimolazione prodotta da questo apparecchio aumenta sia la vascolarizzazione periferica che il metabolismo cellulare. Il laser freddo, difatti, favorisce l’attività dell’ATP, la molecola che ha il compito di trasportare energia alle cellule. In questo modo, ai follicoli piliferi vengono apportate sostanze nutritive che consentono di rinvigorire anche i follicoli più deboli, stimolando la crescita di capelli più robusti, dotati di un diametro maggiore e dall’aspetto più sano, e inibendo l’azione di sostanze dannose come il DHT (diidrotestosterone), considerato il principale responsabile dell’alopecia androgenetica maschile, in modo da prevenire ulteriori perdite di capelli.

Gli studi clinici
Non mancano gli studi che hanno dimostrato come il raggio laser freddo, se dotato della potenza corretta e della lunghezza d’onda appropriata, è in grado di aumentare la densità della capigliatura.
Uno di questi studi ha testato per sei mesi soggetti di entrambi i sessi, di età compresa tra i 26 e i 74 anni, che presentavano capelli assottigliati e problemi di diradamento. I partecipanti hanno utilizzato il LaserComb due volta a settimana, per circa dieci minuti.
Quasi il 95% dei soggetti ha ricavato benefici dall’uso del dispositivo e, nell’84.2% dei partecipanti, si è registrata una significativa ricrescita, con un incremento medio del 45% del numero di capelli.

Del resto, se il LaserComb ha persuaso la FDA, di solito piuttosto severa, evidentemente esistono prove scientifiche convincenti circa il fatto che questo apparecchio non sia privo di utilità nel trattamento dell’alopecia androgenetica.
Peraltro, anche diversi chirurghi estetici che si occupano di autotrapianti di capelli suggeriscono l’uso di questo dispositivo in fase post operatoria, in quanto il LaserComb sembra capace di stimolare e rinforzare le unità follicolari trapiantate, prevenire la miniaturizzazione dei bulbi e favorire una più rapida guarigione della cute, contrastando l’arrossamento del cuoio capelluto.



Possibili alternative al LaserComb
Trattandosi di un rimedio non farmacologico, la fototerapia col laser freddo può suscitare, insieme alla curiosità, anche diversi dubbi. Questo apparecchio funziona davvero?
A tal proposito, crediamo sia interessante riportare il parere del dott. Roberto D’Ovidio, tra i principali ricercatori italiani nel settore della tricologia, il quale sostiene che il LaserComb sia, nella sostanza, efficace, ma che ci sarebbe una terapia egualmente valida e molto meno costosa: mettere la testa sotto una normale lampadina a incandescenza.
Ora, non esistono prove scientifiche del fatto che una normale lampadina a incandescenza possa davvero rivelarsi efficace come il prodotto della HairMax.
Tuttavia, pur dovendo ancora una volta sottolineare che il LaserComb è stato ufficialmente accertato come terapia efficace nel trattamento della calvizie, sul mercato sono presenti prodotti meno noti e pubblicizzati che potrebbero avere la stessa efficacia del dispositivo della HairMax, a patto che si tratti di apparecchi che presentino le stesse caratteristiche del modello più blasonato per quanto riguarda la potenza e la lunghezza di emissione del raggio laser.

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Di Giuseppe Iorio



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