L’Aerofobia

La parola “Aerofobia” è il termine tecnico col quale si indica la paura di volare in aereo. L’aerofobia rientra tra i disturbi d’ansia e viene classificata nel gruppo delle fobie specifiche, le forme ansiose oggi più diffuse, contraddistinte da una persistente paura irragionevole verso un determinato oggetto, luogo o situazione.
Il timore nei confronti del volo in aereo può avere diversi gradi di intensità: si va da una leggera tensione avvertita prima della partenza o durante il viaggio fino a una forma di terrore che provoca al soggetto attacchi di panico e crisi di ansia durante il volo, o che gli impedisce di viaggiare in aereo e lo porta alla convinzione che sia preferibile rinunciare del tutto all’idea di volare.

Quanto alla diffusione di questa fobia, alcune compagnie aeree stimano che una forma di aerofobia interessi almeno il 25% dei loro clienti. Se però si aggiunge a questo dato anche l’insieme di coloro che, vinti dal timore, preferiscono evitare del tutto l’esperienza del volo, la percentuale sale ulteriormente, superando, probabilmente, la metà della popolazione mondiale (l’Alitalia stima che la percentuale di nostri connazionali che hanno paura di volare si aggiri attorno al 53%).



Aerofobia: Cause

L’aerofobia può manifestarsi in qualsiasi momento della vita di una persona, sia in maniera improvvisa che gradualmente. Generalmente, è difficile risalire ad una causa specifica della fobia, salvo nei casi in cui i timori hanno avuto inizio dopo esperienze di volo angoscianti dovute a turbolenze o ad avarie.
Come per altre forme di ansia, l’aerofobia potrebbe derivare da un eccessivo bisogno di sicurezza e controllo, necessità che di solito si manifesta durante periodi caratterizzati da tensione e stress e che poi si protrae per periodi di tempo indefiniti.

L’inevitabilità della morte in caso di incidente aereo è uno degli aspetti che destano le maggiori preoccupazioni. Se è vero, da un lato, che l’aeroplano risulta statisticamente il mezzo di trasporto meno soggetto ad incidenti (in media, si registrano 35 incidenti l’anno su oltre 35 milioni di voli complessivi), è anche vero, dall’altro, che la considerazione più ricorrente è quella di pensare agli incidenti aerei come ad eventi che conducono a morte certa, a differenza di quelli in auto o in treno, che vengono invece considerati non privi di margini di salvezza.
Anche i media hanno qualche responsabilità nel fomentare le preoccupazioni generali, visto che tv e giornali tendono a drammatizzare molto i rari casi di incidenti aerei che hanno luogo nel corso dell’anno.

Aerofobia: Sintomi

I sintomi di questa fobia sono numerosi:

  • aumento di alcuni parametri fisiologici, quali la frequenza cardiaca, il ritmo respiratorio, la pressione arteriosa;
  • marcata sensazione di confusione mentale,;
  • contrazioni muscolari;
  • sudorazione intensa;
  • senso di soffocamento;
  • nausea;
  • vomito;
  • vertigini;
  • tremori;
  • cefalea;
  • dolori addominali;
  • sbalzi di temperatura improvvisi.

Tali sintomi si manifestano in modo piuttosto intenso prima dell’imbarco e durante le fasi più critiche del volo, cioè il decollo e l’atterraggio. In diversi casi, alcuni di questi sintomi possono presentarsi anche al solo pensiero di volare in aereo.



Aerofobia: Terapie

Il trattamento farmacologico dell’aerofobia si basa sulla prescrizione di ansiolitici e antidepressivi. È essenziale evitare rimedi “fai-da-te” e rivolgersi al proprio medico, in maniera tale da poter assumere i farmaci più adatti, e nel dosaggio più indicato, a seconda dell’entità dell’ansia provata e del proprio stato di salute generale. Uno degli obiettivi principali della terapia è impedire che il soggetto sia vittima dell’ansia anticipatoria. Pertanto, spesso l’aerofobico deve assumere ansiolitici già nei giorni che precedono il volo, anche per favorire una migliore qualità del sonno.

Se invece si preferisce un approccio al problema di tipo psicoterapeutico, la terapia cognitivo-comportamentale appare la scelta più appropriata. Attraverso questo metodo, il soggetto riesce a tenere sotto controllo i sintomi fisici dell’ansia, analizzando e mettendo in discussione le proprie convinzioni erronee e i propri schemi di pensiero dannosi, in modo tale da poter progressivamente modificare i meccanismi cognitivi che determinano il suo stato di disagio.

Anche le principali compagnie aeree tengono corsi rivolti a chi ha paura di volare, con l’obiettivo di insegnare al soggetto aerofobico come affrontare e gestire i propri timori. Durante questi corsi, si viene esposti gradualmente al volo (prima l’ingresso in aeroporto, poi una simulazione di volo, infine il volo vero e proprio in aereo), vengono fornite informazioni dettagliate sugli aerei e sulle dinamiche di volo e vengono infine insegnate tecniche di rilassamento adatte a situazioni specifiche.

Leggi anche:

Di Giuseppe Iorio



Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *