Quali sono gli afrodisiaci naturali che la scienza riconosce?

Attrazione sessuale

Sicuramente vi sarà capitato di imbattervi in qualche articolo informativo riguardante potenti sostanze afrodisiache, oppure in prodotti erboristici presentati come efficaci rimedi naturali per i disturbi dell’erezione e per l’incremento della libido. Spesso, ci si trova di fronte ad elenchi piuttosto corposi, tali da generare difficoltà di scelta in chi voglia sperimentare una sostanza in grado di stimolare leggermente le proprie prestazioni erotiche.



Rimedi naturali per aumentare il desiderio sessuale

Rimedi naturali per aumentare il desiderio sessuale (Vai all'articolo)

A far chiarezza su questo argomento arriva uno studio canadese, pubblicato sulla rivista “Food Research International”, che l’autore definisce come “la ricerca più completa mai fatta” sulle sostanze afrodisiache. Massimo Marcone, docente di Scienze dell’Alimentazione presso l’Università di Guelph, in collaborazione con un suo studente, John Melnyk, ha esaminato ben 150 ricerche internazionali relative alle più svariate sostanze ritenute dotate di proprietà afrodisiache, nel tentativo di pervenire a una sintesi capace di indicare quali prodotti naturali siano davvero utili per migliorare la propria vita sessuale, sia sul piano psicologico che su quello organico.

Il professor Marcone sostiene di essere partito da una posizione di scetticismo nei confronti degli afrodisiaci. Analizzando i dati scientifici, però, l’autore dello studio si è gradualmente convinto del fatto che alcune sostanze abbiano effettive virtù afrodisiache.

Il suo collaboratore Melnyk aggiunge che l’idea di questo studio nasce dalla volontà di indicare alle persone che desiderano migliorare la propria vita sessuale la presenza di alcune sostanze naturali capaci di apportare dei concreti benefici, in modo tale che i soggetti con disturbi lievi possano evitare  l’assunzione delle note pillole dell’amore. Questi farmaci, infatti, sono molto efficaci, ma spesso provocano effetti collaterali alquanto fastidiosi, come mal di testa, dolori muscolari e disturbi transitori della vista.



Le sostanze promosse

Stando alle conclusioni di Marcone, le ricerche più convincenti sono quelle che riguardano le virtù afrodisiache dello zafferano. Tra queste, ne va menzionata una che ha verificato gli effetti dell’assunzione quotidiana di una compressa contenente zafferano su 20 soggetti che soffrivano di disfunzione erettile, sottoposti a monitoraggio notturno delle erezioni (un parametro utile a distinguere tra i deficit di natura organica e quelli di natura psicogena). I pazienti, dopo 10 giorni di assunzione della compressa di zafferano, avevano beneficiato di miglioramenti significativi delle erezioni per numero, durata e rigidità.
Indicato, sempre in caso di disfunzioni erettili di lieve o moderata entità, anche il ginseng che, se assunto regolarmente, sembra in grado di aumentare la potenza erettile e la libido.

Confermano le proprietà afrodisiache che la tradizione riconosce loro anche due rimedi naturali provenienti dall’America del Sud. Si tratta della muira puama, una pianta originaria dell’America latina che veniva usata come erba dell’amore durante le cerimonie propiziatorie all’accoppiamento e come rimedio per la sterilità, e della maca, pianta originaria del Perù che le popolazioni andine consideravano capace di aumentare il desiderio sessuale e favorire la fertilità.

Le sostanze bocciate

Il professor Marcone è scettico sul cioccolato che, a suo avviso, non avrebbe reali doti afrodisiache perché, influenzando i livelli di serotonina e di endorfina, agirebbe solo sull’umore. Poco raccomandabile anche l’alcol, che rischia di sortire effetti opposti rispetto a quelli auspicati. Difatti, se è vero che, da un lato, questa sostanza limita le inibizioni e incrementa l’eccitazione sessuale, va tenuto presente, dall’altro, che gli alcolici finiscono per ostacolare le prestazioni sessuali.

Infine, chiodi di garofano, zenzero, noce moscata e ambra grigia hanno dimostrato una certa efficacia in studi realizzati su modelli animali, ma non esistono prove persuasive che queste sostanze siano capaci di migliorare la vita sessuale anche negli esseri umani.

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Di Giuseppe Iorio



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