Stare seduti per molte ore al giorno: i rischi per la salute

Trascorrere molte ore del giorno stando seduti in uno spazio limitato aumenta i rischi di andare incontro a seri problemi di salute. E non si tratta solo di dolori alla schiena, problemi di emorroidi e obesità, ma anche di ben più gravi patologie, come diabete e malattie cardiache.
Un pericolo concreto, dunque, per chi svolge un lavoro che gli impone di passare la giornata seduto davanti ad una scrivania.



Malattie Cardiovascolari e Diabete

I rischi per la salute sono confermati anche diverse ricerche scientifiche, come quella svolta nel 2009 da un team di studiosi canadesi, che ha stabilito l’esistenza di una correlazione tra numero di ore giornaliere trascorse da seduti e pericolo di malattie cardiovascolari potenzialmente fatali. [Leggi anche: Stare seduti a lungo, un rischio per il cuore]
Secondo i ricercatori, i rischi derivano dal fatto che l’elevato numero di ore trascorse senza muoversi dalla sedia determina una riduzione dei livelli di lipasi, un enzima presente nel succo pancreatico che scinde i grassi nel sangue. Quando l’attività di questo enzima è più lenta, i livelli di colesterolo e trigliceridi aumentano.

Conferme sperimentali relative al rapporto tra ore di inattività e rischi di patologie gravi sono state fornite anche da uno studio svolto l’anno scorso in Svezia dai ricercatori del Karolinska Institute. Gli esperti hanno stabilito che, per ogni ora in più che si trascorre mediamente ogni giorno stando seduti, aumentano significativamente le possibilità di sviluppare la sindrome metabolica, una condizione clinica piuttosto insidiosa perché incrementa i rischi di malattie cardiovascolari, renali, epatiche e oculari, e pone le basi per l’insorgenza del diabete.

Problemi di Circolazione ed Emorroidi

Quando si sta seduti a lungo in una data posizione, senza cambiarla, e magari con le gambe accavallate, si rischia di compromettere la corretta circolazione sanguigna e di andare incontro ad episodi di trombosi delle vene delle gambe. Stando seduti, infatti, il sangue tende a scorrere con minor velocità nella parte inferiore del corpo, con il rischio che si formi un coagulo capace di provocare dolori, gonfiori e crampi. Nei casi più gravi, il coagulo può anche spostarsi, raggiungendo i polmoni e il cuore, con esiti addirittura mortali.
Restare seduti per periodi di tempo prolungati incrementa anche il rischio di andare incontro a problemi di emorroidi, perché il sangue tende ad accumularsi nelle vene del retto, aumentando la pressione sulle stesse e facendole indebolire.



Obesità e Mal di Schiena

Anche l’obesità cresce a ritmi preoccupanti per via del lavoro d’ufficio e dalla conseguente inattività fisica, come sottolineano i ricercatori della Harvard School of Public Health, che hanno studiato il fenomeno analizzando professioni e abitudini di migliaia di cittadini europei, giungendo alla conclusione che l’obesità rappresenta una sorta di “epidemia globale”. Infatti, si stima che, entro il 2015, le persone sovrappeso nel mondo saranno circa due miliardi, mentre oltre 700 milioni saranno i soggetti obesi.

La posizione seduta, quando protratta a lungo, genera inoltre problemi alla schiena. Questo avviene perché si tratta di una posizione meno naturale di quanto appaia, dato che il corpo umano è progettato per muoversi.
Stando seduti, cambia la posizione del bacino, in quanto le gambe si flettono e la colonna vertebrale viene spinta all’indietro. Mantenendo a lungo questa posizione, il sangue non scorre come dovrebbe e i muscoli e i dischi intervertebrali soffrono.

Alcuni consigli per chi è costretto a restare seduto a lungo

Se svolgete lavori d’ufficio e siete obbligati a stare seduti alla scrivania per molte ore ogni giorno, dovete muovervi il più possibile, facendo delle pause di tanto in tanto per sgranchirvi le gambe, anche solo per andare alla toilette o bere un caffè.
Inoltre, non dimenticate di garantire al vostro organismo una corretta idratazione, bevendo molta acqua.
Infine, quando state seduti, cercate di evitare di tenere le gambe accavallate e cambiate spesso posizione.

Di Giuseppe Iorio



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