Il Bruxismo è quella situazione di iperattività muscolare che induce un soggetto a serrare e a digrignare i denti. Il fenomeno è molto più frequente di notte, in particolare nelle prime fasi del sonno, perché mentre si dorme non è possibile esercitare un controllo cosciente sui movimenti.
Il bruxismo, come il succhiarsi il pollice, il mordersi le labbra o il mordicchiarsi le unghie, rientra nelle attività parafunzionali, cioè in quella categoria di attività che, a differenza della deglutizione, della masticazione e della fonazione, non possiedono alcuno scopo funzionale.
Questo problema, che colpisce spesso i bambini, in particolare al di sotto dei 5 anni, interessa il 10% circa della popolazione e, dal punto di vista dell’incidenza, si trova al terzo posto tra i disturbi del sonno, dopo il sonniloquio (parlare nel sonno) e la roncopatia (il russare).
Bruxismo: Cause
La causa esatta del bruxismo non è nota, ma esistono alcuni fattori che possono determinarne l’insorgenza. In primo luogo, essenziale è il ruolo ricoperto dagli aspetti psicologici, in quanto il bruxismo, così come le altre attività parafunzionali, fa la sua comparsa in persone sottoposte a stress e a tensione emotiva, e rappresenta un modo per scaricare l’energia nervosa.
Anche fattori di tipo meccanico sono molto spesso alla base di questo disturbo. Ne sono esempi il non perfetto allineamento delle due arcate dentarie o la presenza di precontatti (quei casi in cui un dente o un gruppo di denti entra in contatto prematuro con gli antagonisti). Secondo l’esperienza clinica, casi di bruxismo si verificano anche nei soggetti sottoposti a terapie protesiche e a trattamenti ortodontici male eseguiti.
Bruxismo: Sintomi e Conseguenze
Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il bruxismo non è un tic privo di conseguenze, ma può causare problemi sia all’apparato dentario che a quello muscolo-scheletrico.
Anzitutto, il continuo sfregamento delle superfici dei denti delle due arcate ne può determinare l’usura, che viene riscontrata più di frequente sui canini e sugli incisivi laterali. Il digrignamento persistente danneggia anche il parodonto (gengive, legamenti del dente). Le forti sollecitazioni subite dai denti possono, inoltre, provocare un aumento della sensibilità al caldo e al freddo e, nei casi più gravi, si può andare persino incontro alla necrosi della polpa.
Generalmente, al risveglio, il soggetto avverte una sensazione di indolenzimento dei muscoli masticatori e dolori a carico dell’articolazione temporo-mandibolare.
Bruxismo: Terapia
L’intervento terapeutico più diffuso ed efficace nei casi di bruxismo consiste nell’uso del cosiddetto “bite”. Si tratta di un dispositivo mobile in resina che viene realizzato sulla base dei calchi delle due arcate dentarie del paziente. Il bite, piuttosto simile al paradenti di un pugile, va indossato di notte. Esso svolge una duplice azione: da un lato, è in grado di proteggere i denti dall’usura perché, nello sfregamento delle superfici dei denti, la sua presenza fa sì che si consumi la resina della quale è costituito invece che lo smalto dentale; dall’altro, contribuisce a ristabilire il corretto allineamento delle due arcate, in maniera tale da eliminare le tensioni muscolari che colpiscono collo e mandibola. Se i denti sono già usurati, lo specialista può salvare l’integrità residua del dente applicando capsule in oro, ceramica o zirconio.
Per quanto concerne il controllo dei fattori emotivi, per ridurre l’entità del problema si può far ricorso alla terapia psicologica. In particolare, si è rivelato utile il modello comportamentale che si basa su tecniche di autocontrollo per condizionamento. Efficaci anche lo yoga, il training autogeno e, in generale, tutte quelle tecniche di rilassamento capaci di contrastare le emozioni negative e placare gli stati ansiosi.
Sul piano farmacologico, la somministrazione di ansiolitici rappresenta una soluzione solo relativamente valida, dato che questi farmaci sembrano in grado di tamponare il problema di volta in volta, perdendo però efficacia col passare del tempo.
Di Giuseppe Iorio