
Immagine endoscopica di una colite ulcerosa nel lato sinistro del colon
La Colite Ulcerosa è una malattia infiammatoria cronica intestinale che provoca l’infiammazione e l’ulcerazione della mucosa del colon e del retto.
Nel nostro Paese, sono circa 60-80 mila le persone affette da una delle due malattie infiammatorie croniche intestinali (categoria nella quale rientra, oltre alla colite ulcerosa, anche il morbo di Crohn), con un numero di casi in costante aumento in tutti i Paesi occidentali. L’incidenza annua della colite ulcerosa è di 5-7 nuovi casi su 100.000 abitanti.
Colite Ulcerosa: Cause
Le cause della colite ulcerosa non sono del tutto chiare. Secondo alcune ipotesi, questa patologia potrebbe avere origine dalla presenza di un virus o di un batterio capace di scatenare nell’organismo una risposta infiammatoria eccessiva, tale da alterare il normale metabolismo delle cellule della mucosa intestinale. Altri studiosi ritengono che la malattia sia causata da una risposta immunitaria scatenata da allergeni di natura batterica, alimentare oppure autogena.
Un ruolo rilevante nell’insorgenza della colite ulcerosa potrebbe essere giocato dalla predisposizione genetica, visto che diversi studi epidemiologici hanno messo in rilievo una più elevata incidenza di questa patologia tra i familiari dei soggetti che ne soffrono.
Tra i fattori di rischio, vanno annoverati l’età, dato che l’esordio della malattia avviene spesso tra i 20 e i 25 anni, con un secondo picco d’incidenza tra i 50 e i 60 anni, la razza, in quanto quella bianca è più a rischio, e una dieta molto ricca di grassi ma con scarso apporto di fibre.
Colite Ulcerosa: Sintomi
Il sintomo più frequente di questa malattia è rappresentato dall’emissione di sangue dal retto, generalmente commisto alle feci. Spesso il paziente avverte uno spasmo doloroso dell’ano, accompagnato dalla sensazione impellente di dover defecare (sintomo noto come “tenesmo”). Altri sintomi lamentati dai pazienti affetti da colite ulcerosa sono:
- dolori addominali, in particolare nella parte inferiore dell’addome;
- febbre;
- tachicardia;
- sudorazione notturna;
- anemia;
- perdita di peso;
- debolezza;
- squilibri elettrolitici.
Responsabili di questi sintomi sono delle piccole ulcerazioni puntiformi (dalle quali la patologia prende il nome) presenti sulla mucosa del retto e su parti più o meno vaste del colon, osservabili all’esame endoscopico.
Colite Ulcerosa: Diagnosi
L’esame diagnostico più indicato per individuare la colite ulcerosa è la colonscopia, che consente di esplorare il colon per tutta la sua lunghezza e di evidenziare la presenza di alterazioni della mucosa. Questo esame permette anche di effettuare delle biopsie, ovvero dei prelievi di piccoli campioni di mucosa da sottoporre a valutazione istologica per confermare la presenza dell’infiammazione e stabilirne la tipologia.
Altre indagini utili nella diagnosi di colite ulcerosa sono l’esame emocromocitometrico completo (CBC), l’esame della proteina C-reattiva (CRP) e l’analisi della velocità di sedimentazione del sangue (VES).
Colite Ulcerosa: Terapia
La terapia ha lo scopo di ridurre l’infiammazione e tenere sotto controllo gli attacchi diarroici e le emorragie. I farmaci maggiormente utilizzati nelle forme moderate e lievi di colite ulcerosa sono i 5-aminosalicilati (mesalazina o sulfazine). Nei casi più gravi, per i quali si rende necessario il ricovero ospedaliero, al paziente vengono somministrati corticosteroidi o farmaci immunosoppressori.
Se la terapia farmacologica non migliora le condizioni del paziente, oppure in caso di perforazione del colon, sanguinamento grave e megacolon tossico, è necessario un intervento chirurgico per asportare il colon.
Colite Ulcerosa: Alimentazione
È essenziale adottare un dieta adeguata per contenere i sintomi della colite ulcerosa. Bisogna evitare spezie, cibi grassi, cibi fritti, bibite gassate, alcolici, tè, caffè e cioccolato. Meglio ridurre il consumo di latte, di prodotti caseari e di alimenti meteorizzanti, come i legumi, aumentando invece l’apporto di pesce e di semi di lino.
Molto indicati gli alimenti probiotici, che sembrano capaci di bloccare l’azione patogena dei batteri e regolare sia la risposta immunitaria che l’omeostasi delle cellule epiteliali dell’intestino.
Infine, è assai importante bere molta acqua ogni giorno, in modo da migliorare la funzionalità del tratto intestinale.
Di Giuseppe Iorio