Il Tai Chi Chuan è un’antica arte marziale cinese che, nata come sistema di autodifesa, nel corso del tempo è diventata una disciplina incentrata su di una serie di movimenti da eseguire con lentezza, simili ad una sorta di danza silente e capaci di apportare notevoli benefici sia sul piano mentale che su quello fisico.
Attraverso la pratica del Tai Chi Chuan, si migliora la propria capacità di concentrazione, si riducono la tensione e lo stress, si contrastano gli stati ansiosi e depressivi e si incrementa la sensazione di benessere generale.
Dedicarsi con costanza a questa disciplina consente di migliorare la postura, la mobilità articolare, la profondità della respirazione e di ossigenazione del corpo.
Il Tai Chi, basandosi su movimenti dolci e circolari, contribuisce ad aumentare la tonicità e l’elasticità dei muscoli, preservando al contempo le articolazioni, protette dalla lentezza che caratterizza l’esecuzione degli esercizi. La pratica di questa disciplina consente anche di alleviare i dolori causati da problemi alla schiena e alle spalle e migliorare la qualità del sonno.
Attraverso le tecniche di respirazione proposte da quest’arte marziale, si migliora l’efficienza del sistema respiratorio e si accelera il metabolismo dei grassi, in maniera tale da contrastare l’eccesso di glicemia nel sangue. Inoltre, la frequenza cardiaca si abbassa e si incrementano la capacità e l’elasticità dei capillari, in modo da migliorare l’efficienza del sistema cardiovascolare e prevenire le patologie che colpiscono il cuore.
Alcuni studi scientifici sui benefici del Tai Chi Chuan
Uno studio svolto alcuni mesi fa da ricercatori del Beth Israel Deaconess Medical Center e dell’Harvard Medical School di Boston ha dimostrato che il Tai Chi è in grado di migliorare la qualità della vita e l’umore nei pazienti che soffrono di insufficienza cardiaca sistolica cronica, una sindrome che comporta una inadeguata circolazione del sangue e difficoltà respiratorie. I pazienti affetti da questo disturbo hanno spesso problemi di depressione e di alterazione dell’umore; inoltre, essi devono svolgere attività fisica molto moderata, sotto stretto controllo medico.
Gli autori dello studio, pubblicato sulla rivista scientifica “Archives of Internal Medicine”, hanno voluto verificare se gli esercizi meditativi tipici del Tai Chi potessero essere adatti ai pazienti colpiti da insufficienza cardiaca e apportare loro benefici psicologici, come le evidenze preliminari sembravano dimostrare.
Così, 50 dei 100 soggetti che hanno partecipato allo studio hanno seguito, per 3 mesi, 2 lezioni settimanali di Tai Chi, mentre i 50 pazienti del gruppo di controllo hanno seguito lezioni di educazione alla salute.
I soggetti che si sono dedicati a quest’arte marziale non hanno fatto registrare miglioramenti dei parametri relativi alla funzionalità cardiaca e al livello di ossigenazione, ma dai questionari è emerso che la loro percezione della qualità della vita era migliorata, così come il loro umore, divenuto più stabile e positivo.
Un’altra recentissima ricerca, svolta da un team composto da studiosi del Korea Institute of Oriental Medicine, in Corea del Sud, e dell’University of Exeter, in Inghilterra, e pubblicata sul British Journal of Sports Medicine, ha inteso stabilire se la pratica del Tai Chi potesse rinforzare il senso dell’equilibrio negli anziani. E, stando alle conclusioni dei ricercatori, questa disciplina sembra capace di garantire a chi la pratica maggiore stabilità e coordinazione nei movimenti, contribuendo in modo significativo alla prevenzione delle cadute, che rappresentano, al pari delle malattie cardiocircolatorie, il principale rischio per la salute delle persone anziane.
In definitiva, ogni nuovo studio che ha come oggetto il Tai Chi Chuan sembra confermarne la fama di “arte marziale della longevità”. Pur essendo praticabile da persone di qualsiasi età, Il Tai Chi si candida come una delle attività maggiormente adatte agli anziani.
Nel nostro Paese, si possono seguire lezioni di questa disciplina in palestre, parchi ed ospedali. I corsi sono finalizzati a prevenire l’invecchiamento dei praticanti e far sì che essi possano recuperare le proprie energie vitali, incrementando la propria autosufficienza e il proprio benessere psicofisico.
Di Giuseppe Iorio