Quando il caldo diventa torrido e l’afa non ci dà tregua, è impossibile evitare di accendere il condizionatore per trovare refrigerio. Del resto, non si tratta certo di una scelta azzardata: diversi studi scientifici sottolineano i benefici garantiti dall’utilizzo dell’aria condizionata, purché gestita in modo corretto, sul nostro corpo e sulla nostra psiche.
Non ci sono dubbi circa il fatto che l’aria condizionata contribuisca a ridurre gli effetti negativi che il caldo intenso procura al nostro organismo, fornendo un contributo importante al sistema di termoregolazione del corpo. Il sonno diventa più riposante, la sudorazione meno abbondante e il rischio di colpi di calore è assai meno elevato.
Anche le nostre attività cognitive usufruiscono dei vantaggi connessi all’uso dei condizionatori. Una ricerca della National University of Singapore ha dimostrato come una buona climatizzazione nei luoghi di lavoro giovi alla concentrazione e alla prontezza di riflessi dei lavoratori.
Per non dire, poi, di quei soggetti per i quali l’aria condizionata rappresenta molto di più di un comfort: pensiamo a coloro che soffrono di malattie croniche e ai cardiopatici, persone che rischiano malori, in alcuni casi anche letali, per via del caldo eccessivo e degli elevati tassi di umidità.
Ad incidere negativamente sulla nostra salute sono gli abusi di aria condizionata, la scelta di modalità di fruizione che non tengano conto di alcune regole basilari.
Anzitutto, è fondamentale che il flusso d’aria non sia eccessivamente freddo: indicativamente, il termostato andrebbe regolato su una temperatura inferiore a quella esterna di 5-6 °C al massimo. Difatti, gli sbalzi di temperatura possono determinare problemi alle vie respiratorie, con la conseguenza che si rischia di andare incontro a mal di gola, raffreddore o bronchite.
Inoltre, il flusso d’aria non deve essere troppo continuo e non va mai posizionato alle proprie spalle o comunque diretto verso il corpo. Un suggerimento valido soprattutto per l’uso dell’aria condizionata in auto, in quanto alcune persone sono solite orientare i bocchettoni del condizionatore verso il volto del guidatore o degli altri passeggeri. Si rischiano emicranie, torcicollo e dolori cervicali, muscolari e articolari, disturbi ben noti a coloro che, per motivi di lavoro, sono esposti all’aria condizionata per molte ore al giorno, e a qualsiasi persona frequenti grandi negozi e centri commerciali, luoghi nei quali, molto spesso, capita di trovare i condizionatori regolati su temperature troppo basse.
Particolare attenzione all’aria condizionata va prestata durante le ore notturne: il condizionatore non dev’essere tenuto acceso per tutta la notte, ma soltanto nelle prime ore di sonno. Il rischio, in caso contrario, è quello di risvegliarsi con mialgie diffuse.
Anche le ore immediatamente successive ai pasti sono critiche, perché le temperature troppo basse o un’esposizione continua al getto d’aria possono essere causa di disturbi alla digestione e congestioni.
Infine, è indispensabile una corretta manutenzione e una buona pulizia degli apparecchi. I filtri vanno puliti regolarmente e, quando non sono integri, devono essere sostituiti immediatamente.
Infatti, nei filtri sporchi possono annidarsi acari, pollini e microrganismi vari. In particolare, il bacillo Legionella pneumophila sembra avere nell’ambiente caldo-umido presente all’interno dei condizionatori un habitat ottimale per vivere e riprodursi. Questo microrganismo causa la malattia del legionario, o legionellosi, che si manifesta con febbre, brividi, tosse, dolori muscolari, mal di testa e problemi gastrointestinali.
Di Giuseppe Iorio