Melanoma, il più pericoloso tra i tumori della pelle

Il Melanoma è un tumore maligno della pelle che origina dai melanociti, le cellule della cute deputate alla sintesi della melanina, e che risulta particolarmente pericoloso perché, rispetto agli altri tumori cutanei, dà più frequentemente luogo a metastasi. Le cellule tumorali possono raggiungere qualsiasi organo attraverso la circolazione sanguigna oppure possono diffondersi tramite i vasi linfatici.

L’incidenza dei tumori cutanei è in aumento in tutto il mondo. Una delle cause di questo fenomeno è rappresentata dall’assottigliamento dell’ozonosfera e dalla conseguente diminuzione della sua capacità di filtrare i raggi ultravioletti emessi dal sole.
Nel nostro Paese, si registrano 10-15 casi di melanoma per ogni milione di abitanti. Fortunatamente, però, l’incremento di questa forma di tumore non coincide con un parallelo aumento di mortalità, a conferma dei progressivi miglioramenti delle terapie per il trattamento del melanoma avvenuti negli ultimi anni.



Melanoma: Cause

Le cause dello sviluppo del melanoma non sono note con certezza. Tra i fattori di rischio principali, ricordiamo:

  • La predisposizione familiare, dato che nel 10% dei casi il melanoma si manifesta in due o più persone appartenenti alla stessa famiglia.
  • L’avere pelle, capelli e occhi chiari, condizione che aumenta il rischio di scottature quando ci si espone al sole.
  • L’esposizione acuta ai raggi ultravioletti, soprattutto durante l’infanzia e l’adolescenza;  infatti, la comparsa di eritemi nei bambini e negli adolescenti è spesso correlata allo sviluppo di un melanoma durante l’età adulta.

Ne deriva che l’esposizione al sole senza adeguata protezione, in particolare per bambini e ragazzi giovani, è estremamente pericolosa. Quindi, per abbronzarsi in sicurezza, bisogna scegliere dei prodotti solari dotati di filtri di protezione capaci di proteggere la pelle e adeguati al proprio fototipo di appartenenza.

Melanoma: Sintomi

Spesso il melanoma, anche grazie alle numerose campagne informative sul tema, viene riconosciuto quasi subito dal soggetto oppure da un suo familiare. È estremamente importante riconoscere con tempestività la trasformazione in melanoma di un neo già esistente oppure accorgersi della pericolosità di un nuovo neo. Pertanto, indichiamo di seguito le caratteristiche essenziali del melanoma, che possono essere memorizzate facilmente perché i sostantivi che le indicano iniziano con le prime cinque lettere dell’alfabeto (ABCDE):

Asimmetria della lesione.
Bordi irregolari, frastagliati (vengono detti “a carta geografica”).
Colore non uniforme, con presenza di sfumature nere e marroni e di aree bianche, grigie, blu e rosse.
Dimensioni quasi sempre non inferiori ai 6 millimetri.
Evoluzione progressiva, con la lesione che tende a crescere rapidamente.

Melanoma: Diagnosi

In caso di melanoma, è essenziale avere una diagnosi precoce per evitarne la diffusione e intervenire tempestivamente con la terapia.
Quando si nota la presenza di nei sospetti sulla pelle, bisogna consultare immediatamente uno specialista. Il dermatologo esegue la diagnosi clinica, che viene confermata dall’esame istologico, effettuato sulla lesione asportata dallo stesso dermatologo.

Melanoma: Terapia

La terapia standard per questa patologia consiste nell’asportazione del melanoma. Oltre al tumore, è necessario asportare anche un margine di tessuto sano circostante, in modo tale da ridurre il rischio che vengano lasciate in sede delle cellule tumorali.

Per quanto riguarda le nuove terapie, sembrano essere particolarmente promettenti alcuni nuovi farmaci messi a punto e sperimentati con successo  proprio di recente. Diverse ricerche nel campo dell’oncologia molecolare hanno portato all’identificazione di bersagli, presenti nelle cellule del melanoma o nel sistema immunitario, che, se colpiti in modo adeguato dai farmaci, provocano la morte delle cellule maligne.
Uno di questi farmaci è rappresentato da un anticorpo, già utilizzato con risultati molto soddisfacenti nella terapia del melanoma metastatico, che consente al sistema immunitario di esercitare un’azione particolarmente efficace contro il tumore anche nelle sue fasi più avanzate.
Altre recenti sperimentazioni hanno evidenziato la validità terapeutica di alcuni vaccini che, combinati con altri farmaci, si prestano al trattamento dei pazienti con patologia in fase avanzata e sembrano in grado di prevenire il rischio di recidive dopo il primo intervento chirurgico.

Di Giuseppe Iorio



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