E’ risaputo che l’attività fisica assicura al nostro organismo una lunga serie di benefici, aiutandoci a prevenire le malattie cardiovascolari, il diabete e l’obesità. A questa lista, stando alle conclusioni dei ricercatori del Macmillan Cancer Support, con sede a Londra, possiamo aggiungere anche i tumori.
Infatti, passando in rassegna oltre 60 studi precedenti, gli esperti inglesi hanno potuto verificare che svolgere dell’attività motoria giova notevolmente alle persone sottoposte a terapie contro il cancro e contribuisce a ridurre il rischio di recidive.
Praticare dello sport produce effetti positivi sul piano sia psichico che fisico per i pazienti che hanno portato a termine trattamenti anti-tumorali, riducendo l’entità di effetti collaterali come l’ansia, la depressione, la stanchezza, il gonfiore e le alterazioni di peso.
Inoltre, l’attività fisica previene le recidive per alcuni tipi di tumore: secondo gli studiosi inglesi, le donne con carcinoma mammario che svolgono esercizi di intensità moderata per 150 minuti a settimana presentano un rischio di riformazione del tumore inferiore del 40% rispetto alle pazienti che si allenano per meno di un’ora a settimana.
I ricercatori sottolineano che questo studio dovrebbe essere tenuto in considerazione soprattutto dagli oncologi, perché sono ancora pochi gli specialisti che suggeriscono ai loro pazienti di praticare dello sport, nella convinzione che sia invece preferibile il riposo.
La dottoressa Jane Maher, coordinatrice dello studio, afferma che, se l’esercizio fisico fosse un farmaco, probabilmente occuperebbe i titoli di tutti i giornali. Secondo la Maher, è auspicabile che possa esserci quanto prima un cambiamento culturale presso gli operatori sanitari, che devono iniziare a considerare l’attività motoria una parte integrante della terapia contro il cancro.
Ma l’attività sportiva rappresenta, insieme ad una dieta sana e bilanciata, anche il modo migliore per prevenire l’insorgenza di alcune forme di cancro. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che una percentuale variabile tra il 10 e il 16% dei casi di cancro al seno e al colon siano dovuti all’inattività fisica. Del resto, il dato non è sorprendente, se si pensa a quanto l’attività motoria influisca positivamente sulle varie funzioni del nostro organismo potenzialmente associate al rischio di tumori, come la funzionalità immunitaria, cardiovascolare e polmonare, la motilità intestinale e la produzione di sostanze antiossidanti.
In che modo si possono ottenere questi benefici?
Sarebbero ideali almeno 30 minuti di moto 4 o più volte a settimana. Se non vi è possibile frequentare una palestra, andare in bici o fare jogging, va bene anche camminare, possibilmente con un andatura tale da determinare aumento del battito cardiaco e sudorazione.
Per migliorare il nostro stato di salute generale, l’OMS suggerisce 10 mila passi al giorno (misurabili con il podometro, un piccolo apparecchio da attaccare alla cintura), che corrispondono ad un’ora circa di cammino, anche non continuativo.
Di Giuseppe Iorio