Utilizzato già con un certo successo in ambito ortopedico ed odontoiatrico, il plasma arricchito di piastrine, detto anche “Prp” (acronimo dell’inglese “platelet rich plasma”) sembra poter essere un valido alleato anche nella lotta contro la calvizie.
La tecnica Prp applicata ai capelli è stata sperimentata dapprima negli Usa, approdando di recente anche in Italia, in particolare nell’Istituto dermopatico dell’Immacolata di Roma (Idi), la prima struttura presente in Europa accreditata a praticare questa nuova terapia.
Il trattamento in questione potrebbe costituire una valida alternativa alle cure farmacologiche tradizionali, in particolare per quelle categorie di persone, come donne e giovani, meno inclini a far ricorso a farmaci come la finasteride per timore degli effetti collaterali (possibili conseguenze negative sulla libido a lungo termine per gli uomini e rischio di femminilizzazione del feto maschio per le donne in gravidanza).
Secondo gli esperti, la terapia Prp per i capelli rappresenta una soluzione a metà strada tra il trapianto e il trattamento domestico a base di pillole e lozioni.
Ma passiamo a descrivere il meccanismo sul quale si basa questo metodo.
Le cellule staminali presenti nel bulbo dispongono di recettori per i fattori di crescita, e le piastrine presenti nel sangue sono particolarmente ricche di fattori di crescita, che contribuiscono alla riparazione delle lesioni subite dal nostro organismo. Prelevando del sangue dal paziente e immettendolo poi in una centrifuga, si può ottenere un una massa gelatinosa malleabile, del plasma ricco di piastrine, appunto. I fattori di crescita presenti nelle piastrine possono così stimolare le staminali dei bulbi piliferi a produrre nuovi capelli.
L’area interessata dal trattamento viene anestetizzata localmente, poi lo specialista stimola il cuoio capelluto tramite uno strumento a forma di rullo dotato di micropunte, le quali producono una leggera abrasione dello scalpo che ha lo scopo di favorire l’attivazione dei fattori di crescita del capello.
Infine, il plasma viene iniettato nel cuoio capelluto attraverso aghi molto sottili, e viene praticato un massaggio che ne facilita la distribuzione.
Questa tecnica viene eseguita a livello ambulatoriale. La seduta dura tra i 30 e i 45 minuti e il paziente può fare immediato ritorno alla sua vita professionale e sociale. Generalmente, è necessario ripetere più volte la procedura, facendo trascorrere qualche mese tra una seduta e l’altra. In seguito, basterà una seduta di richiamo una volta l’anno.
Il trattamento Prp per i capelli è indicato per pazienti con problemi di alopecia androgenetica ma anche nei casi di alopecia areata.
Non esistono particolari controindicazioni né effetti collaterali, perché le piastrine sono quelle presenti nel sangue del paziente sottoposto al trattamento, quindi non c’è possibilità di rigetto né di reazioni allergiche.
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di Giuseppe Iorio
Sarebbe davvero interessante questa scoperta se davvero può far ritornare i capelli persi nel tempo…lo dice uno che soffre di alopecia areata dall’eta di 22 anni…ma è sempre stato il mio so
gno poter decidere quando e come tenere i propri capelli…chiaramente non so i costi