Il Morbillo

Il Morbillo è una malattia infettiva provocata da un virus altamente contagioso e caratterizzata da eruzione cutanea (esantema) e febbre elevata. Tende a colpire soprattutto i bambini, ma può manifestarsi anche in età adulta. Una volta che si viene colpiti dal morbillo, si sviluppa un’immunità che persiste per tutta la vita.

In passato, la patologia era diffusa in tutto il pianeta e aveva andamento epidemico. Oggi, invece, grazie alla vaccinazione, la sua diffusione è piuttosto limitata nei Paesi occidentali, mentre risulta ancora abbastanza comune nei Paesi in via di sviluppo.



Morbillo: Cause

Il morbillo è causato da un virus appartenente alla famiglia dei Paramyxovirus, che risulta contagioso già 3-4 giorni prima che compaiano i sintomi della malattia e fino a 4-5 giorni dopo la scomparsa della febbre e dell’esantema.
La patologia si trasmette tramite le goccioline di saliva che si propagano per mezzo di colpi di tosse, starnuti oppure semplicemente parlando. Difatti, il virus è capace di attraversare le mucose delle vie respiratorie, raggiungere il sangue, infettare i globuli bianchi e diffondersi così in ogni parte del corpo.

Morbillo: Sintomi

Il periodo di incubazione del morbillo varia tra i 9 e gli 11 giorni. I sintomi iniziali sono febbre, tosse, mal di gola, intolleranza alla luce, congiuntivite e comparsa di macchioline bianche all’interno della bocca (dette “chiazze di Koplik”).
Dopo alcuni giorni, si manifesta un’eruzione cutanea, costituita da macchioline pruriginose di colore rosso che si presentano dapprima sul viso e sul collo per poi diffondersi su tutto il corpo. In questa fase, si può andare incontro anche a faringite e infiammazione della mucosa laringea.
In alcuni casi, possono presentarsi complicanze quali l’otite, la broncopolmonite e, sebbene sia un evento molto raro, anche l’encefalite.
Di solito, la malattia dura 8-10 giorni.



Morbillo: Terapia

Non esiste alcuna terapia specifica per il morbillo, quindi il trattamento farmacologico ha lo scopo di alleviare i sintomi. Al bambino può essere somministrato del paracetamolo per abbassare la febbre e un antistaminico per placare il prurito. È indicata anche l’assunzione di sciroppo per la tosse e di sostanze dotate di proprietà balsamiche.
Per attenuare il fastidio agli occhi causato dalla luce, è opportuno mantenere la camera in penombra e tamponare gli occhi con una garza sterile imbevuta di acqua bollita fredda.
Indispensabile, infine, che il bambino beva spesso per recuperare i liquidi persi e scongiurare il rischio di disidratazione.

Per prevenire la malattia, è possibile far ricorso al vaccino. Si tratta di una soluzione molto sicura ed efficace. L’unico inconveniente è rappresentato dalla possibilità che il bambino possa presentare, una settimana dopo la vaccinazione, alcuni sintomi lievi, quali febbre e una leggera eruzione cutanea.

di Giuseppe Iorio



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Una risposta

  1. haifa ha detto:

    Il mio bambino ha avuto congiuntivite con dei probleme dei respirazione. Cosa faccio in questo caso per favore

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