Telefoni Cellulari, spesso ospitano batteri

Attenzione ai cellulari. Stavolta non ci riferiamo alla controversa questione delle radiazioni emesse dai nostri ormai inseparabili strumenti di comunicazione con il mondo, bensì ai batteri, che si annidano sui telefonini in quantità davvero sorprendenti.

Alcuni studiosi della London School of Hygiene and Tropical Medicine e della Queen Mary University hanno svolto indagini in 12 diverse città del Regno Unito, prelevando 390 campioni da mani e telefoni cellulari. Ne è venuto fuori che l’82% delle mani e il 92% degli apparecchi esaminati ospitavano batteri.

Ma il dato più preoccupante emerso dalle analisi consiste nel fatto che il 16% dei telefonini (uno su sei, in pratica) è risultato essere contaminato dall’Escherichia Coli, un agente patogeno responsabile di disturbi gastrointestinali e potenzialmente fatale, come i mass media ci hanno ricordato di recente, quando in Germania è scoppiata la psicosi dovuta ai decessi di alcune decine di persone, provocati proprio dal “batterio killer”.


Il dottor Val Curtis, uno degli autori dello studio, ha commentato i risultati della ricerca affermando che le indagini svolte dal suo team confermano la tendenza delle persone a non lavarsi affatto le mani, oppure a non farlo nel modo corretto, soprattutto dopo aver usato il bagno.
La sua speranza è che il timore di essere contagiati dall’E. Coli possa costituire, per un buon numero di persone, un invito ad una più completa pulizia delle mani. Un semplice gesto che, come sottolinea lo studioso britannico, è in grado di salvare vite umane.

Ma a ricordarci l’importanza dell’igiene personale c’è stata, solo alcune settimane fa, la IV Giornata Mondiale per la Pulizia delle Mani, sostenuta da diverse organizzazioni internazionali, in testa alle quali l’Unicef.
Nel nostro Paese, si è svolta una compagna educativa promossa dalla Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale (SIPPS) e rivolta sia ai bambini che agli insegnanti delle scuole primarie. L’obiettivo era quello di insegnare ai più piccoli l’importanza delle norme igieniche fondamentali, affinché poi gli stessi bambini potessero diffondere anche a casa le regole per l’igiene delle mani apprese a scuola, facendole diventare delle abitudini quotidiane per tutta la famiglia.



Regole fondamentali, se pensiamo che lavarsi le mani col sapone è una pratica che contribuisce a ridurre del 50% la diffusione delle malattie diarroiche tra i bambini al di sotto dei 5 anni e del 25% l’incidenza delle infezioni polmonari acute. Patologie che, secondo alcune stime, provocano la morte di 3,5 milioni di bambini ogni anno in tutto il mondo.

E tali regole, naturalmente, sono essenziali anche per gli adulti. In particolare, è opportuno lavarsi sempre le mani prima di toccare alimenti e di applicare o rimuovere le lenti a contatto, dopo essere andati in bagno, dopo aver maneggiato del cibo crudo, dopo aver toccato rifiuti, dopo essersi recati in luoghi molto affollati e alla fine di ogni allenamento in palestra.

Per lavare correttamente le vostre mani, usate del sapone e dell’acqua corrente, meglio se calda, sfregando le mani tra loro per almeno 20-30 secondi, e pulitene con accuratezza ogni zona: il dorso, i palmi, le dita e lo spazio sotto le unghie.
E’ il modo più semplice, ma anche il più efficace, per proteggere la vostra salute e quella degli altri.

di Giuseppe Iorio



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