La Blefarite, dal greco “blépharon”, cioè “palpebra”, è un’infiammazione che interessa i bordi delle palpebre, che diventano arrossati e gonfi.
Blefarite: Cause
I fattori che possono provocare quest’infiammazione sono numerosi. In primo luogo, le infezioni batteriche, solitamente provocate da stafilococchi. Altra frequente causa di blefarite è rappresentata da malattie dermatologiche come la dermatite seborroica e la rosacea.
In altri casi, invece, le blefariti sono determinate da allergie, da un’alimentazione scorretta, da irritazioni dovute a fattori ambientali come fumo, polveri, uso eccessivo delle lenti a contatto.
Blefarite: Sintomi e Diagnosi
Il primo sintomo dell’infiammazione consiste nella sensazione di avere un corpo estraneo nell’occhio.
La blefarite ulcerativa, provocata da un’infezione batterica, causa la formazione, ai margini delle palpebre, di pustole che possono trasformarsi in delle piccole ulcere. Gli occhi diventano molto sensibili alla luce, lacrimano, si gonfiano e si arrossano.
Nella blefarite non ulcerativa, i sintomi più comuni sono prurito, bruciore, gonfiore, arrossamento e squame untuose sul margine palpebrale.
Spesso l’infiammazione diventa cronica e si manifesta ciclicamente, sviluppando resistenza alle terapie attuate. Se non trattate adeguatamente, entrambe le forme di blefarite possono provocare perdita delle ciglia, cicatrici sulle palpebre e, nei casi più gravi, danni alla cornea (ulcere corneali).
Per diagnosticare la blefarite, in genere è sufficiente sottoporsi ad una visita oculistica, durante la quale lo specialista valuterà i segni presenti sulle palpebre e i sintomi lamentati dal paziente.
Blefarite: Terapia
Il trattamento primario della blefarite è costituito da una scrupolosa pulizia giornaliera dei margini delle palpebre, da eseguire sia di sera, per rimuovere il make up e tutte le altre impurità, sia al mattino, per eliminare le secrezioni prodotte durante il riposo notturno.
Sono indicati degli impacchi caldi, che vanno effettuati con due garze imbevute di acqua calda da tenere sugli occhi chiusi per 3-6 minuti. Gli impacchi sono utili per dilatare le ghiandole sebacee e per evitare il ristagno delle secrezioni.
Inoltre, bisogna detergere le palpebre con dei prodotti specifici in grado di rimuovere le croste e le squame formatesi ai bordi delle ciglia. È opportuno affidarsi al parere di uno specialista, che saprà suggerire i prodotti più adatti al singolo caso.
In caso di blefarite ulcerativa, l’oculista può prescrivere delle pomate antibiotiche, da applicare per alcune settimane per debellare l’infezione batterica, eventualmente associate a dei corticosteroidi.
Blefarite: Rimedi Naturali
Accanto alla terapia farmacologica, si può far ricorso ad alcuni prodotti disponibili in erboristeria, quali l’artiglio del diavolo, pianta dotata di azione antinfiammatoria, il mirtillo nero, che promuove la microcircolazione, oppure un collirio a base di eufrasia, che contribuisce a decongestionare la zona infiammata e ad alleviare il bruciore e il prurito.
di Giuseppe Iorio
Per effettuare la continua giornaliera della pulizia dei bordi( anche interni) delle palpebre ( ho perduto le ciglia per via della blefarite) sono costretto durante la giornata a rimuovere spesso, proprio per la pulizia, le palpebre , dilatandole con le mani su e giù per meglio togliere le secrezioni. Tali operazioni possono portare qualche danno e.o dilatazione della copertura dell’occhio ?? Grazie e MOLTI saluti,GisanCarlo Mellini