Spesso la carne è oggetto di controversie. Viene attaccata per motivi etici ed ecologici e, in diversi casi, sono stati rilevati anche possibili danni alla salute connessi a questo alimento, in particolare per quanto riguarda la correlazione tra consumo frequente di carne e incremento del rischio di sviluppare varie forme di tumore.
Tuttavia, di tanto in tanto, viene reso noto qualche studio che sembra andare in controtendenza. È questo il caso di una recente ricerca, realizzata da un team di esperti della Pennsylvania State University, diretta dalla dottoressa Penny Kris-Etherton e pubblicata sulla rivista “American Journal of Clinical Nutrition”, che stabilisce la capacità della carne di contribuire a ridurre i livelli di colesterolo. Purché, però, si tratti di carne magra e la si consumi con moderazione.
I ricercatori hanno potuto contare sulla collaborazione di 36 volontari, di entrambi i sessi e con età media compresa tra i 30 e i 65 anni, tutti alle prese con livelli di colesterolo moderatamente alti. I soggetti sono stati suddivisi in 4 gruppi, e ciascun gruppo ha seguito, per un periodo di 5 settimane, una dieta che si differenziava dalle altre in base alla quantità quotidiana di carne magra prevista.
Al termine della fase sperimentale, le analisi hanno rivelato che i soggetti che avevano consumato 100-150 grammi di carne magra al giorno facevano registrare una diminuzione del 10% dei livelli di colesterolo (sia quello LDL, detto comunemente “cattivo”, che quello totale).
La dottoressa Kris-Etherton sostiene che lo studio realizzato insieme ai suoi collaboratori abbia dimostrato come la giusta quantità di carne magra ricca di nutrienti sia un buon modo per ridurre i fattori di rischio cardiovascolare.
Alle parole della studiosa fanno eco immediata quelle dell’associazione dei produttori di carne statunitensi, il cui direttore esecutivo, Shalene McNeill, dichiara: “Questa ricerca si aggiunge alle prove che dimostrano che è possibile includere la carne nella dieta quotidiana e ottenere benefici per la salute del cuore”.
Come raccomandato dagli studiosi, i benefici cardiovascolari possono essere assicurati solo dalla carne magra e non da quella grassa, che determina, invece, effetti opposti, dato che può contribuire ad incrementare i livelli di colesterolo.
Per mettere in tavola della carne meno ricca di grassi, bisogna tener conto della specie e dell’età dell’animale, della tecnica di allevamento e del taglio.
In linea di massima, possiamo suggerirvi di scegliere carni bianche (pollo, tacchino e coniglio) piuttosto che rosse (bovini, suini, caprini, ovini) e di optare per tagli più magri, quindi preferire, ad esempio, il filetto al controfiletto, o il petto di pollo alla coscia.
di Giuseppe Iorio