Nuovo metodo per Trapianti di Capelli dai peli delle gambe

Caduta dei Capelli

Caduta dei Capelli

La calvizie è un problema assai diffuso presso la popolazione maschile: si stima che l’80% degli uomini, nel corso della vita, sia colpito da alopecia androgenetica, in una forma di gravità variabile da soggetto a soggetto.
E, per molte persone, questo problema estetico diventa una questione dai riflessi psicologici particolarmente intensi, una fonte di un’insicurezza tale da condizionare negativamente i propri rapporti sociali ed affettivi.



Negli ultimi anni, la ricerca scientifica ha creato prodotti di comprovata efficacia contro la calvizie, come la finasteride e il minoxidil, sostanze capaci di bloccare, o comunque di rallentare sensibilmente, il diradamento.
Queste soluzioni, però, non possono certo restituire i capelli a coloro che li hanno ormai persi. L’unico modo per ottenere questo risultato è rappresentato dall’autotrapianto di capelli, una tecnica che consente di prelevare capelli dalla nuca e di impiantarli nelle aree diradate.

Tuttavia, come sottolinea il professor Sanusi Umar dell’Università della California di Los Angeles (UCLA) sulla rivista “Archives of Dermatology”, spesso i trapianti di capelli lasciano cicatrici evidenti oppure danno effetti poco naturali, proprio per via dell’uso dei capelli della nuca, geneticamente sani ma più spessi rispetto a quelli che crescono in altre zone della testa. Per evitare problemi del genere, lo studioso ha pensato di usare i peli delle gambe come fonte per il trapianto.

Il professor Umar ha spiegato che, come noto, la calvizie può avere effetti di diversa intensità a seconda dei singoli casi. Esistono soggetti che, colpiti da forme di alopecia gravi, non dispongono di una zona donatrice dalla quale poter eseguire il prelievo dei capelli da trapiantare.



L’idea del professor Umar si applica proprio in casi del genere. Difatti, i peli delle gambe, a detta dello studioso, sono abbastanza simili ai capelli che si trovano nella parte anteriore della testa.
Inoltre, è possibile combinare i peli delle gambe con quelli del petto e anche con quelli della barba, a seconda della distribuzione dei peli del singolo paziente, per ottenere un numero di capelli da trapiantare che oscilla tra le 20 mila e le 30 mila unità, cifra che consente di trattare anche quegli individui affetti da forme di calvizie molto gravi.

Di sicuro, i rischi dei quali parla il professor Umar rappresentavano un problema molto più frequente diversi anni fa, quando gli autotrapianti lasciavano delle cicatrici postoperatorie vistose e offrivano risultati palesemente innaturali.
Oggi, invece, la tricologia consente già di realizzare trapianti dagli esiti estetici molto apprezzabili, come nel caso del trapianto a singole unità follicolari, o “Tecnica Trilix”, un intervento che permette di ottenere risultati stabili nel tempo ed estremamente naturali alla vista e al tatto (ce ne siamo già occupati nel dettaglio qui).

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di Giuseppe Iorio



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