Nutrirsi di Junk Food non è una buona idea per chi aspira a diventare papà. Questa la sentenza che arriva da una ricerca americana pubblicata sulla rivista scientifica “Human Reproduction” e coordinata da Jill A. Attaman, docente presso la Harvard Medical School di Boston.
Certamente non è una novità che il cosiddetto “cibo spazzatura” (bibite gassate, alimenti fritti, dolci confezionati, merendine, snack ecc.) sia dannoso per la nostra salute. Diversi studi hanno dimostrato che optare per questo tipo di alimentazione contribuisce ad aumentare i livelli di colesterolo, esponendo dunque al rischio di patologie cardiovascolari, e facilita l’insorgenza di carie, obesità e diabete.
Sin qui, però, non era stato ancora indagato il rapporto tra una dieta che lasci molto spazio al junk food e la fertilità maschile.
Il team del dottor Attaman ha esaminato, per quattro anni, le abitudini alimentari di 99 uomini, analizzando anche dei campioni del loro sperma. I partecipanti sono stati suddivisi in tre gruppi a seconda della quantità di grassi consumati.
Confrontando i dati relativi al gruppo che consumava più cibi grassi e quelli riguardanti il gruppo che ne assumeva in minor quantità, è emerso che il liquido seminale dei primi faceva registrare un numero di spermatozoi inferiore del 43% e una concentrazione spermatica (ossia il numero di spermatozoi per unità di volume di seme) più bassa del 38%.
Tuttavia, la concentrazione di spermatozoi del gruppo che consumava molto junk food non era tale da prefigurare la presenza di oligospermia, un disturbo che, secondo i parametri stabiliti dall’ l’Organizzazione Mondiale della Sanità, viene diagnosticato quando il numero di spermatozoi è inferiore ai 20 milioni/ml.
Lo studio ha messo in evidenza anche un altro dato interessante: i soggetti che assumevano maggiori quantità di alimenti ricchi di omega-3 potevano contare su spermatozoi dotati di maggiore motilità.
Pertanto, il dottor Attaman sostiene che, adottando una dieta con meno grassi saturi e con maggiori quantità di omega 3, gli uomini potrebbero migliorare sia il proprio stato di salute generale che la propria capacità riproduttiva.
Del resto, va anche detto che non è semplice resistere agli alimenti ricchi di grassi, in quanto esiste un curioso meccanismo biologico che determina quella che pare essere una vera e propria dipendenza dal junk food.
In sostanza, i cibi grassi producono un segnale di feedback positivo che, dalla lingua, viene inviato prima al cervello e poi all’intestino. Questo segnale stimola la produzione di endocannabinoidi, sostanze che causano effetti paragonabili a quelli prodotti dai cannabinoidi come la marijuana e l’hashish e che aumentano il desiderio di assaporare altri cibi contenenti grassi.
di Giuseppe Iorio