Yoga, efficace contro ansia e stress

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Lo Yoga è costantemente al centro dell’attenzione della ricerca scientifica per gli innumerevoli benefici che apporta al nostro corpo e alla nostra mente. Le virtù terapeutiche più spesso comprovate dagli studi clinici riguardano l’efficacia di questa disciplina contro l’ansia, la depressione e lo stress.
Una nuova ricerca, pubblicata di recente sull’edizione online di Medical Hypotheses, ha inteso indagare sui meccanismi alla base dell’azione rilassante che gli asana (cioè le posizioni) utilizzati dallo yoga forniscono a coloro che lo praticano.



Lo studio è stato condotto da un team di ricercatori della Boston University School of Medicine, del New York Medical College e del Columbia College of Physicians and Surgeons ed è stato coordinato dalla dottoressa Chris Streeter, una docente di psichiatria da tempo interessata agli effetti dello yoga sulla psiche umana.

I ricercatori americani hanno analizzato gli esiti di due studi precedenti, partendo da quello condotto per 12 settimane su due gruppi di partecipanti, impegnati, rispettivamente, nello yoga e nel cammino.
I dati esaminati dai ricercatori hanno messo in evidenza che nel gruppo di coloro che praticavano lo yoga, a differenza di quanto accadeva nei soggetti del gruppo di controllo, si registrava un aumento dei livelli di acido gamma-amminobutirrico (GABA), il principale neurotrasmettitore inibitorio del sistema nervoso centrale, e una diminuzione dei livelli di ansia.



Questo fenomeno si spiega tenendo conto del fatto che lo stress provoca una riduzione dell’attività dell’aminoacido GABA, con effetti negativi sul nostro organismo. Infatti, bassi livelli di GABA sono associati non solo a depressione, disturbi d’ansia e disturbo post-traumatico da stress, ma anche all’epilessia e al dolore cronico.

L’altro studio analizzato dai ricercatori riguardava dei pazienti affetti da dolore cronico alla schiena, divisi in due gruppi: il primo aveva praticato regolarmente dello yoga, il secondo aveva invece seguito solo le terapie tradizionali.
Anche in questo caso, i soggetti che praticavano yoga beneficiavano di una diminuzione del dolore e facevano registrare un incremento dei livelli di GABA.

La dottoressa Streeter sostiene che la medicina orientale e quella occidentale possono considerarsi complementari l’una rispetto all’altra, e che lo studio realizzato da lei e dai suoi collaboratori non fa altro che confermare la necessità di continuare ad approfondire gli effetti dello yoga sulla salute globale dell’individuo. In questo modo, aggiunge la ricercatrice, si potranno comprendere con precisione sempre maggiore i meccanismi attraverso i quali questa disciplina agisce sulla psiche e sul corpo umano e mettere a punto strategie terapeutiche capaci di creare un sinergia tra le cure standard previste per determinate patologie e metodi basati sugli esercizi di yoga.

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di Giuseppe Iorio



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