Le dipendenze patologiche non sono solo quelle connesse all’uso di determinate sostanze chimiche. Da diversi anni a questa parte, stiamo assistendo al diffondersi di nuove dipendenze (new addictions) relative a comportamenti socialmente accettati che però diventano motivo di ossessione per alcuni soggetti.
Alla tipologia di dipendenze appena descritta appartiene lo shopping compulsivo, che si manifesta con impulsi all’acquisto ripetuti e incontrollabili, carichi di conseguenze sul piano psichico, relazionale ed economico.
Secondo alcune stime, questo disturbo colpisce fino all’8% della popolazione, in prevalenza donne che vivono nei Paesi più ricchi.
Shopping Compulsivo: Cause
L’origine del disturbo non è chiara, anche se diversi studiosi ritengono che la patologia possa presentarsi a causa di questioni genetiche e di condizionamenti sia familiari che sociali.
Chi è affetto da questo problema cerca di riempire dei vuoti affettivi ed esistenziali attraverso l’acquisto di oggetti materiali. Spesso, lo shopper compulsivo avverte sensazioni di inadeguatezza ed ha scarsa autostima.
Shopping Compulsivo: Sintomi e Diagnosi
Coloro che sono affetti dal disturbo avvertono un impulso incontenibile all’acquisto di oggetti, come fossero preda di un’ossessione che li obbliga ad attuare quel comportamento.
Immediatamente dopo l’acquisto, il soggetto vede venir meno la tensione e prova una sensazione di benessere, accompagnata dalla convinzione di aver ritrovato il proprio equilibrio. Tuttavia, poco dopo fanno la loro comparsa emozioni negative: sensi di colpa, stress, rimorsi e vergogna.
Gli oggetti comprati vengono spesso nascosti ai propri familiari, regalati o addirittura gettati via, con la conseguenza che il disagio per l’acquisto aumenta. Si crea così un circolo vizioso: il malessere provato determina il manifestarsi di un nuovo impulso all’acquisto, che acuisce ulteriormente il disagio.
In molti casi, lo shopping compulsivo rappresenta una strategia messa in atto dal soggetto per contrastare uno stato depressivo. Non di rado, inoltre, il disturbo si associa ad altri problemi psichici come disturbi dell’umore, ansia e disturbi del comportamento alimentare.
Per distinguere uno shopping frequente ma non patologico da quello compulsivo vi sono alcune condizioni che possono aiutare a capire se sia necessario rivolgersi ad uno specialista.
Si è in presenza del disturbo quando il soggetto:
- investe quantità di denaro eccessive rispetto alle proprie possibilità economiche;
- si dedica agli acquisti più volte a settimana;
- prova ansia e frustrazione se gli è impossibile acquistare;
- considera irrilevante l’oggetto dell’acquisto rispetto all’impulso di entrare in un negozio e comprarlo.
Shopping Compulsivo: Terapia
Per quanto riguarda la terapia, occorre rivolgersi ad uno psicoterapeuta che aiuti il paziente ad individuare le ragioni dalle quali scaturisce il disturbo per riprendere il controllo del proprio comportamento.
Ottimi risultati nel lungo termine si registrano anche con la psicoterapia di gruppo.
Dal punto di vista farmacologico, è indicata la somministrazione di farmaci modulatori dell’umore.
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