Silenzio mentale, una tecnica per il benessere psico-fisico

Meditazione

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Nuove conferme dei benefici psichici e fisici connessi alla pratica della meditazione arrivano dall’Australia, in particolare dall’Università di Sidney, dove un gruppo di studiosi, coordinati dal dottor Remesh Manocha, ha realizzato una ricerca finita sulle pagine della rivista “Evidence-Based Complementary and Alternative Medicine”.

Gli studiosi hanno coinvolto 350 persone, scelte tra chi praticava da almeno due anni il Sahaja Yoga, focalizzando l’attenzione su una tecnica nota come “silenzio mentale”.



Per spiegare questa tecnica, occorre precisare che il nostro cervello è costretto a saltare di continuo da un pensiero all’altro, come una scimmia. Infatti, per definire questo incessante flusso, i maestri di questa pratica parlano proprio di “mente scimmia”, una condizione che ci impedisce di rilassarci e concentrarci.

Yoga e Meditazione

Yoga e Meditazione

Il silenzio mentale permette di ridurre il “rumore” provocato da questo procedere turbolento del pensiero e di placare stress, nervosismoansia e stati depressivi, acquietando la mente scimmia.

I ricercatori hanno eseguito un confronto tra lo stato di salute fisica e psichica dei soggetti che partecipavano al test e campioni rappresentativi della popolazione australiana, utilizzando dati ricavati dal Federal Government’s National Health and Wellbeing Survey.
I partecipanti hanno dovuto rispendere ad una serie di questionari e sono inoltre stati chiamati a riferire agli studiosi quante volte al giorno sperimentassero lo stato di relax assoluto garantito dal silenzio mentale, e per quanto tempo. Oltre la metà dei soggetti (il 52%) sosteneva di riuscire a raggiungerlo più volte al giorno, mentre circa un terzo degli intervistati (il 32%) dichiarava di sperimentarlo per una o due volte al giorno.

Il confronto con i dati relativi alla popolazione australiana ha messo in evidenza come coloro che praticavano il Sahaja Yoga da almeno due anni godessero di uno stato salute e di benessere definito dai ricercatori come “significativamente più alto” rispetto a quello della popolazione generale. In particolare, la maggior differenza è stata ravvisata sul piano della salute mentale, in quanto gli esercizi e le tecniche di rilassamento hanno contribuito ad elevare il grado di benessere psichico dei meditatori in modo assai consistente (un miglioramento quantificabile, secondo gli studiosi australiani, nel 10% in più rispetto alla popolazione generale).



Il dottor Manocha sottolinea la presenza di una netta correlazione tra la frequenza del raggiungimento della condizione di silenzio mentale e grado di benessere psichico. Lo studioso afferma che lui e il suo team sono rimasti piuttosto sorpresi dall’entità della differenza nello stato di salute tra chi praticava la meditazione e la popolazione generale, tanto da dover ripetere il confronto più volte. In particolare, dal momento che i meditatori non bevevano alcolici e non fumavano, è stato necessario eseguire raffronti con  campioni della popolazione composti da persone con uno stile di vita sano. I risultati hanno però ribadito la presenza di un più elevato benessere psichico per i meditatori.
Ulteriore conferma del fatto che, per combattere stress ed ansia e migliorare il proprio benessere globale, la meditazione è una pratica di assoluto valore.

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