Un nuovo tipo di pasta senza glutine per celiaci

Ottime notizie per chi è affetto da celiachia: presto potrebbe essere disponibile un nuovo tipo di pasta senza glutine a base di farina di banane verdi. Forse la lettura dell’ingrediente base del prodotto può destare la perplessità di molti. Quindi, è necessario aggiungere subito che questa pasta, oltre a risultare molto economica e poco ricca di grassi, viene considerata decisamente gustosa dalle persone che hanno avuto modo di assaporarla.
Queste le conclusioni di uno studio realizzato da un team di ricercatori dell’Università di Brasilia, in Brasile, e riportato sulla rivista “Journal of the Academy of Nutrition and Dietetics”.

Allo studio hanno partecipato 75 soggetti, 25 dei quali affetti dal morbo celiaco, chiamati ad assaggiare diversi tipi di pasta.



I giudizi forniti sulle proprietà organolettiche della nuova pasta da parte dei volontari sono stati molto positivi: la pasta a base di farina di banane verdi è stata promossa e pieni voti per quanto riguarda il gusto, l’odore, la consistenza e la qualità complessiva.

La pasta messa a punto dai ricercatori brasiliani contiene più proteine e meno grassi rispetto agli altri tipi di pasta per celiaci già in commercio. La presenza di una buona quantità di proteine spiega il motivo del buon sapore della pasta, e della sua maggiore consistenza ed elasticità. Il minor contenuto di grassi (il 98% in meno, secondo gli studiosi), invece, rappresenta una dote molto rilevante per chi soffre di celiachia, in quanto l’eliminazione del glutine aumenta i livelli lipidici di molti prodotti.

Altri benefici offerti dalla pasta a base di farina di banane verdi riguardano la capacità del prodotto di aiutare la regolarità intestinale, di favorire l’efficienza della flora batterica intestinale e di tenere sotto controllo il colesterolo e gli indici glicemici.



La dottoressa Zandonadi è molto soddisfatta del lavoro svolto dal suo team e sottolinea la grande utilità dello sviluppo di prodotti senza glutine che contengano composti bioattivi simili a quelli presenti nella pasta creata da lei e dai suoi colleghi. Infatti, come ricorda la ricercatrice brasiliana, il morbo celiaco, se non trattato, espone al rischio di osteoporosi, calcolosi renali, problemi alla tiroide, diabete e tumori intestinali.
E, purtroppo, l’incidenza di questa patologia è in continuo aumento, anche nel nostro Paese, dove si stima che ne sia affetto un individuo su 100-150.
In Italia, quindi, ci sarebbero circa 400 mila celiaci. Anche se, a quanto pare, solo una persona su dieci sarebbe a conoscenza della propria condizione, dato che i sintomi del morbo celiaco sono spesso generici ed imprecisi, il che rende la diagnosi piuttosto complessa.

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di Giuseppe Iorio



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