L’Ippoterapia

Cavalli e Ippoterapia

Cavalli e Ippoterapia

Vari studi hanno dimostrato che la Pet Therapy, quella terapia basata sull’interazione tra essere umano e animale, è molto efficace nel migliorare la salute psichica e fisica di coloro che la sperimentano. E, molto probabilmente, l’animale che può assicurare i maggiori benefici terapeutici è il cavallo, l’elemento base dell’Ippoterapia.


L’equitazione a scopo terapeutico, che si rivolge a soggetti diversamente abili e a persone che necessitano di riabilitazione, è da alcuni anni una realtà che si va diffondendo anche nel nostro Paese. Sono numerose le strutture specializzate alle quali i pazienti possono rivolgersi e trovare istruttori specializzati capaci di guidarli nelle varie attività previste da questa forma di terapia.



Ippoterapia: A chi si rivolge

L’ippoterapia è ideale per quei bambini colpiti da paralisi cerebrale che non hanno mai camminato, oppure per i bimbi affetti da autismo, sindrome di Down e da sindrome da deficit di attenzione e iperattività. Anche le persone con problemi di tossicodipendenza o che soffrono di disturbi del comportamento alimentare, come anoressia e bulimia, possono trarre giovamento dall’ippoterapia.
Questa terapia è indicata anche per chi deve recuperare le proprie facoltà motorie, come nel caso di una persona vittima di un ictus o di coloro che abbiano subito l’amputazione di un arto.

Ippoterapia: Perché funziona?

L’ippoterapia è efficace perché il cavallo, animale altamente sociale, è  particolarmente recettivo verso ogni tipo di comunicazione ed è capace di generare emozioni molto intense, favorendo in tal modo il processo di apprendimento.

La stimolazione tattile dovuta al contatto con l’animale è utile per aiutare il soggetto a prendere coscienza di sé, del proprio corpo. Inoltre, non sono da trascurare i benefici che il paziente riceve quando si prende cura del cavallo, accarezzandolo, massaggiandolo, offrendogli del cibo, il che genera gratificazione reciproca e rende più intenso il rapporto con l’animale, un aspetto che contribuisce al miglioramento delle capacità relazionali e della propria autostima.



Andare a cavallo impegna diversi gruppi muscolari, il che contribuisce a tonificare i muscoli. I movimenti regolari dovuti all’andatura del cavallo consentono anche alle persone più tese di rilassarsi.

Inoltre, per assecondare l’andatura dell’animale, occorre imparare a controllare il corpo per rispondere correttamente alle oscillazioni, in modo da evitare le cadute. Anche la colonna vertebrale trae benefici dal cavalcare, dal momento che l’andatura del cavallo induce il paziente a tenere la schiena eretta. In questo modo, si migliora l’equilibrio e si corregge la postura.

Naturalmente, i cavalli utilizzati nell’ippoterapia devono essere selezionati accuratamente. Difatti, bisogna affidarsi ad animali estremamente docili ed inclini a lavorare con individui affetti da varie tipologie di disabilità.

di Giuseppe Iorio



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