Influenza, quest’anno sono tre i virus in circolazione

Come ogni anno, con l’arrivo dell’autunno bisogna fare i conti con i primi malanni di stagione.
Secondo gli esperti riunitisi di recente a Milano in occasione di un incontro organizzato dall’Anifa, l’Associazione nazionale dell’industria farmaceutica dell’automedicazione, quest’anno i virus influenzali in circolazione saranno tre e costringeranno a letto tra i 4 e i 6 milioni di italiani. Molto dipenderà anche dal clima, come spiega Fabrizio Pregliasco, ricercatore del dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università degli Studi di Milano, che sottolinea come il numero di persone colpite varierà a seconda dell’andamento delle temperature, in quanto l’influenza arriva in presenza di temperature rigide e prolungate.



La stagione influenzale viene definita “più vivace” in considerazione della presenza dell’A/H1N1, il virus dell’influenza suina già presente lo scorso anno, e di due nuovi agenti patogeni: il primo è un sottotipo del virus A, la variante H3N2, detta “Victoria”, mentre il secondo è il virus B/Wisconsin.
Gli esperti ricordano che, oltre a quelli appena elencati, ci saranno anche altri virus parainfluenzali, in grado di provocare infezioni del tratto respiratorio molto simili all’influenza, ma più lievi.

Ma come si fa a distinguere l’influenza da una sindrome respiratoria acuta? “I sintomi dell’influenza – risponde Aurelio Sessa, presidente della Simg (Società italiana medicina generale) Lombardia – sono sempre gli stessi perché sono quelli che permettono ai medici di fare diagnosi: la contemporanea presenza di febbre superiore a 38.5 gradi C a insorgenza repentina, accompagnata da un sintomo respiratorio (tosse, scolo nasale, mal di gola) e da un sintomo sistemico (dolori muscolari e/o articolari, stanchezza, mal di testa)”. Se, invece, i sintomi non si manifestano in contemporanea, si è probabilmente in presenza di una sindrome respiratoria acuta.



Un’indagine commissionata dall’Anifa stabilisce che circa il 60% degli italiani, in caso di influenza e di infezioni respiratorie, fa ricorso soprattutto ai farmaci di automedicazione, ovvero quelli acquistabili senza obbligo di ricetta medica: antinfiammatori, antifebbrili, antistaminici e sciroppi per la tosse. Ma l’automedicazione deve essere responsabile, quindi bisogna sempre leggere con attenzione il foglietto illustrativo per conoscere i modi, le dosi e i tempi di impiego dei farmaci e consultare il proprio medico curante se le proprie condizioni non migliorano dopo 4-5 giorni. Inoltre, è fondamentale conservare correttamente i farmaci e controllare la data di scadenza prima di utilizzarli.

Infine, per le categorie più a rischio, cioè per gli anziani che hanno più di 65 anni, i bambini, i pazienti affetti da malattie cardiache e respiratorie e i malati cronici, è raccomandabile sottoporsi alla vaccinazione antinfluenzale. Eseguendo la vaccinazione, ci si mette al riparo da complicazioni come polmoniti, bronchiti e scompensi cardiaci. Complicazioni che, nei casi più gravi, possono risultare letali.

di Giuseppe Iorio



Potrebbero interessarti anche...

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *