“Città per camminare”, un modo istruttivo per curare la forma fisica

Attività fisica (maratona)

Mantenersi in forma, evitando i rischi connessi all’eccesso di sedentarietà, e poter ammirare le bellezze paesaggistiche e architettoniche presenti nel nostro Paese. Questi i propositi di un progetto denominato “Città per camminare”, partito nel 2009 con una fase pilota e poi esteso a tutto il territorio italiano.
Il progetto vuole essere un modo per contrastare le patologie metaboliche, cardiovascolari e tumorali e offrire una risposta intelligente alla crisi economica per quanto riguarda l’attività fisica, fornendo a chiunque la possibilità di fare del moto a costo zero in una fase in cui si investe sempre meno per andare in palestra e per praticare dello sport.


I promotori di “Città per camminare” intendono contribuire a rendere i nostri centri urbani a misura d’uomo e fare della cultura del camminare un simbolo distintivo di civiltà e di progresso.
Ma, come si diceva, l’iniziativa nasce anche dalla preoccupazione che destano alcuni dati sulle abitudini degli italiani: il 40% di essi, infatti, dichiara di non svolgere alcun tipo di attività fisica, mentre in Europa si registrano, ogni anno, circa 600 mila decessi dovuti proprio all’inattività.
Non si contano gli studi scientifici che testimoniano come il cammino giovi concretamente al nostro stato di salute. Secondo gli esperti, bastano 5000 passi al giorno, ovvero 3 km, per ridurre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari, diabete e varie forme di tumore. Naturalmente, oltre all’esercizio fisico regolare, è indispensabile seguire una dieta corretta e bilanciata, bere alcolici con moderazione e stare alla larga dal fumo.

Maurizio Damilano, medaglia d’oro nella 20km di marcia alle Olimpiadi Mosca del 1980 e presidente della “Scuola del cammino”, è uno dei promotori di questo progetto. “Vogliamo dare un coordinamento alle città e ai territori che hanno individuato nel camminare la risposta migliore al bisogno di movimento” spiega l’ex campione olimpico. “Non servono prestazioni da atleta per essere in salute, è sufficiente spostarsi di più a piedi. Abbiamo quindi studiato percorsi di diversa difficoltà: si va dai tracciati tipicamente urbani e turistici, dedicati alla visita di centri storici o di aree specifiche della città, a tragitti che coinvolgono il territorio circostante, alle proposte naturalistiche e ambientali, sino ai percorsi più impegnativi”.


Attualmente, su tutto il territorio nazionale, ci sono percorsi che coinvolgono 32 località, destinati a diventare molto più numerosi nei prossimi anni, in modo da rendere l’adesione attiva al progetto realmente alla portata di tutte le persone interessate. Potete scegliere quello che vi attrae maggiormente consultando, sul sito ufficiale di “Città per camminare”, un opuscolo che riporta le caratteristiche di ciascun percorso, con mappe, foto e indicazioni relative alla distanza da percorrere e al grado di difficoltà.

di Giuseppe Iorio



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2 Risposte

  1. roy ha detto:

    Io abito a Venezia e vi garantisco che camminare non è solo un “obbligo” per vivere in salute , ma un vero piacere!

  2. gianni ha detto:

    sì tutto vero, però chi abita in città piene di traffico e smog che deve fare? io faccio tutti i giorni ca 70 minuti di fitness, senza uscire di casa (sto all’ultimo piano e respiro un po’ ‘meno peggio’ di quelli che corrono in mezzo al traffico) uso stepper, ciclette, manubri e faccio stretching.. in quanto all’aria aperta è un argomento risibile, basta non sigillarsi in casa e il ricambio d’aria è più che assicurato.. lo so che sarebbe bello correre nei parchi alberati ecc.. ma bisogna recarvisi (in auto..) e ritornare a casa in tutto perderei minimo un’ora.. tempus fugit .. meglio spenderlo in altro modo

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