Tension Tamer, la nuova tecnica per combattere l’insonnia

“La miglior cura per l’insonnia è dormire molto”, diceva con un certo cinismo il comico americano W.C. Fields. Naturalmente, il paradossale suggerimento dell’attore non è semplice da attuarsi per chi ha problemi di insonnia. Ma c’è una nuova tecnica messa a punto da alcuni ricercatori americani, la “Tension Tamer”, che promette di aiutare gli insonni a “domare” la tensione e a migliorare la qualità del sonno.

Questa tecnica, ideata da un gruppo di studiosi del Walter Reed National Military Medical Centre di Bethesda, nel Maryland (Usa), è stata presentata nel corso del meeting annuale dell’American College of Chest Physicians svoltosi tra il 20 e il 25 ottobre scorso ad Atlanta, in Georgia.


Ma cos’è esattamente la Tension Tamer? In sostanza, prima di dormire, il soggetto deve concentrare la propria mente su immagini che trasmettono serenità, come ad esempio delle onde su una spiaggia solitaria, oppure un placido lago circondato da alberi, e fare dei respiri lenti e profondi.
Secondo i ricercatori americani, bastano dieci minuti al giorno di Tension Tamer per ottenere effetti molto positivi sulla propria salute: un sonno più profondo e riposante e meno stress.

I ricercatori hanno sperimentato la tecnica su 334 pazienti con età media di 56 anni. I soggetti hanno compilato un questionario per misurare la quantità di stress percepito, con domande sulla qualità e quantità del sonno, sul tempo impiegato per addormentarsi e su come la stanchezza influenzasse le proprie attività quotidiane.

Successivamente, ai partecipanti è stata spiegata la tecnica Tension Tamer tramite un breve workshop introduttivo. Poi si è passati alla pratica, con un programma basato su quattro incontri nei quali i pazienti sono stati seguiti da uno specialista che li ha guidati nell’attuazione della tecnica.
Terminato il programma, i soggetti hanno compilato di nuovo il questionario. Ne è emerso che il 65% dei partecipanti aveva migliorato il proprio livello di stress percepito di 6.6 punti, dichiarando miglioramenti significativi quanto a qualità del sonno, tempo impiegato per addormentarsi e stanchezza diurna. Va però sottolineato che, in molti casi, la tecnica ha avuto effetti controproducenti: il 34% dei soggetti, infatti, è andato incontro ad un peggioramento del proprio livello di stress quantificato in 4.6 punti.


Ma gli studiosi restano ottimisti e sostengono che la Tension Tamer può rappresentare un’opzione molto efficace e di rapida e semplice applicazione per aiutare chi ha problemi di insonnia a godere di un sonno più tranquillo e riposante.

L’insonnia è un problema piuttosto comune, più diffuso di quanto non si creda. Secondo lo U.S. National Center on Sleep Disorders Research, ad avere sintomi di insonnia nel corso dell’anno è il 30-40% della popolazione adulta, mentre il 10-15% della stessa soffre di insonnia cronica.

di Giuseppe Iorio



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