La Dipendenza Sessuale

Chi ha visto il film “Shame”, diretto dal regista inglese Steve McQueen, ricorderà che il fascinoso protagonista, Brandon Sullivan (interpretato da Michael Fassbender), era un uomo d’affari che non riusciva in alcun modo a controllare le proprie pulsioni sessuali, alle quali dava sfogo attraverso continui incontri con partner occasionali e prostitute.
“Shame” costituisce una rappresentazione assai eloquente di quella che viene definita “Sex Addiction”, in italiano “Dipendenza Sessuale” o “Ipersessualità”. Si tratta di una delle cosiddette “Nuove Dipendenze”, ovvero quei disturbi connessi non all’abuso di una determinata sostanza ma alla ripetizione ossessiva di comportamenti socialmente accettati.
Ne sono esempi la dipendenza da lavoro, lo shopping compulsivo, la dipendenza da internet e la dipendenza affettiva.

Secondo alcune stime risalenti a circa a dieci anni fa, nel nostro Paese la dipendenza da sesso sarebbe abbastanza diffusa, interessando il 6% degli uomini e il 3% delle donne.


Dipendenza Sessuale: Sintomi

Quando si viene colpiti da questo disturbo, si percepisce la sessualità come l’elemento centrale della propria vita. Gli impulsi sessuali sono irrefrenabili e devono essere soddisfatti anche a costo di conseguenze spiacevoli per sé stessi e per altri.
Il sesso diventa l’unico strumento per alleviare lo stress, ma il soddisfacimento del proprio piacere genera al contempo ripercussioni negative sul proprio stato psichico (ansia, disagio, senso di colpa).

Il sessodipendente è costantemente preda di fantasie e pensieri di natura sessuale, che è costretto ad assecondare cercando nuovi partner, anche a pagamento, masturbandosi in modo compulsivo, frequentando chat erotiche, navigando on line alla ricerca di contenuti sessualmente espliciti e mettendo in atto condotte di tipo parafiliaco.

I comportamenti appena elencati tendono, com’è ovvio, a compromettere le relazioni sociali e affettive del soggetto e interferiscono anche sulla sua vita professionale, impedendogli di essere pienamente concentrato e attento quando lavora. La condotta del sessodipendente finisce così per determinare il suo crescente isolamento sociale e, in molti casi, lo induce addirittura a compiere reati a sfondo sessuale.
Inoltre, non mancano le ricadute sulla salute: si rischia di andare incontro a disfunzioni sessuali (disfunzione erettile, eiaculazione precoce, anorgasmia), malattie sessualmente trasmissibili, stanchezza cronica e disturbi del sonno.

Dipendenza Sessuale: Diagnosi

Gli specialisti sono stati sin qui scettici verso la possibilità di considerare l’ipersessualità come un disturbo del comportamento, e infatti la dipendenza sessuale non compare nel DSM IV (quarta edizione del “Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders”).
Tuttavia, proprio pochi giorni fa, sul “Journal of Sexual Medicine” sono stati pubblicati i risultati di uno studio realizzato da un gruppo di ricercatori della Ucla di Los Angeles su oltre 200 persone affette da questo disturbo. La ricerca ha consentito agli studiosi di definire i criteri essenziali per diagnosticare la sex addiction.

In sintesi, gli esperti americani sostengono che il soggetto debba essere preda, per almeno sei mesi, di fantasie sessuali intense e ricorrenti, non riconducibili all’uso di sostanze come alcol o droga e capaci di interferire con la vita sociale e professionale del paziente. Inoltre, devono essere presenti attività legate alla sessualità anche quando il soggetto si trova in stati emotivi poco piacevoli, come in caso di depressione. Infine, la condotta sessuale deve rappresentare una strategia per contrastare lo stress e il paziente deve aver cercato di frenare la propria compulsione sessuale senza successo.
I ricercatori della Ucla ritengono che il loro studio possa rivelarsi fondamentale per consentire l’inserimento della dipendenza da sesso nella quinta edizione DSM-V, testo la cui pubblicazione è prevista nel corso del 2013.


Dipendenza Sessuale: Terapia

La dipendenza da sesso viene curata tramite psicoterapia individuale e di gruppo. Lo scopo del trattamento è quello di restituire al soggetto una vita sessuale sana, mettendo in evidenza le ragioni che hanno determinato l’insorgere della dipendenza.
In molti casi, alla psicoterapia si affianca anche la somministrazione di ansiolitici e farmaci capaci di diminuire la libido.
Tuttavia, va sottolineato come difficilmente il soggetto comprenda che il proprio comportamento sessuale ha caratteristiche patologiche. Inoltre, anche quando tale consapevolezza sia subentrata, il sessodipendente tende a manifestare vergogna per la propria condotta, cosa che inibisce la consultazione di uno specialista e l’avvio di un percorso terapeutico risolutivo.

di Giuseppe Iorio



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