Prodotti integrali, spesso contengono zuccheri aggiuntivi

In passato, gli alimenti integrali erano definiti “il cibo dei poveri” e venivano contrapposti ai prodotti a base di cereali raffinati, che erano invece considerati simbolo dell’affrancamento dall’indigenza.
Da diversi anni a questa parte, però, i cibi integrali sono divenuti piuttosto ricercati e vengono fatti oggetto delle raccomandazioni dei nutrizionisti perché ritenuti molto vantaggiosi per la nostra salute.


Anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) suggerisce di incrementare il consumo di cereali integrali per i numerosi benefici che essi apportano al nostro organismo: più ricchi di crusca e di fibra, aumentano il senso di sazietà, facilitano il transito intestinale, riducono l’assorbimento di grassi e colesterolo e prevengono diverse forme di tumore e il diabete.
Inoltre, la presenza di fructani, acido fenolico e flavonoidi aiuta a tenere sotto controllo il peso, mentre l’acido alfa-linolenico, il beta-carotene e i fitosteroli sono essenziali nella protezione del sistema cardiovascolare.

Ma non tutti gli alimenti integrali sono esenti da pecche. Anzi, secondo una ricerca della Harvard Medical School di Boston pubblicata sulla rivista “Public Health Nutrition”, molti cibi integrali contengono zuccheri aggiunti che ne incrementano notevolmente l’apporto calorico.
I ricercatori americani hanno testato oltre 500 prodotti integrali, tra cui diversi tipi di pane, cereali per la prima colazione e crackers. Controllandone le etichette, è emerso che parecchi prodotti erano ricchi di zuccheri aggiunti. La presenza di questi zuccheri è dovuta all’esigenza commerciale di rendere i cibi più gustosi ed invitanti, oltre che alla necessità di consentirne la conservazione.


Quindi, in numerosi casi, gli alimenti integrali non sono risultati così salutari come sarebbe stato lecito supporre. Gli zuccheri aggiunti, infatti, rendevano il prodotto piuttosto calorico. Inoltre, spesso i cibi contenevano del fruttosio, che alcuni studi hanno indicato come un fattore molto rilevante nell’insorgenza dell’obesità.

In definitiva, anche quando abbiamo a che fare con alimenti sui quali è riportata la dicitura “integrale”, è buona norma leggere con attenzione l’etichetta per verificare gli ingredienti e per venire a conoscenza delle informazioni di carattere nutrizionale, come il numero di calorie e la quantità di grassi e di zuccheri presenti nel prodotto.

di Giuseppe Iorio



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