Allergie di Primavera, alcuni suggerimenti utili

La Primavera è, per molti, una stagione particolarmente attesa. Per tanti altri, invece, questa stagione, più che dall’immagine delle violette in fiore, è contrassegnata da starnuti, tosse, gola irritata, difficoltà a respirare, fastidi agli occhi e stanchezza: secondo la Società italiana di Allergologia e Immunologia clinica (Siaic), sono circa 8 milioni gli italiani colpiti dalle allergie ai pollini.


Un’indagine realizzata dalla Ipsos e resa nota lo scorso 21 Marzo, nel corso della VII Giornata Nazionale del Polline promossa dall’Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA), ha rivelato come gli italiani considerino la Primavera come la stagione dell’olfatto (per il 41% degli intervistati) più che della vista (collegata alla primavera dal 38% del campione).
E, andando a indagare meglio tra i profumi di stagione, i ricercatori hanno stabilito che quello più di frequente accostato alla Primavera dai nostri connazionali è l’odore dell’erba tagliata (43% degli intervistati), seguito da quello di rose (25%) e di primule (11%).

Per quanto concerne invece gli aspetti negativi connessi a questa stagione, se per la maggioranza del campione il cruccio più spinoso è rappresentato dall’incertezza sul come vestirsi, non sono certo in pochi a sottolineare un “aumento sensibile degli starnuti”, problema che affligge il 42% delle persone intervistate, e una maggiore spossatezza in questo periodo dell’anno, fenomeno ravvisato dal 38% del campione.

A scatenare le allergie sono i pollini trasportati dal vento, che provengono da alberi e arbusti, come la betulla, il cipresso, il nocciolo, il frassino, oppure da erbe, come quella canina, quella codolina e quella vetriola.
Stando alle rilevazioni realizzate dall’AIA, alcuni pollini sono in circolazione già a partire dal mese di Gennaio, come nel caso dei pollini di cipresso, che fanno segnare concentrazioni piuttosto corpose in particolare nel mese di Marzo, specialmente in Toscana. I pollini delle Graminacee, invece, compaiono a Primavera inoltrata, cioè tra Maggio e Giugno, soprattutto nelle regioni del Nord e del Centro.


L’AIA ha inoltre stilato una serie di semplici regole da seguire per contenere gli effetti dannosi del polline e delle spore fungine, presenti sia all’esterno che nelle nostre abitazioni e nei luoghi di lavoro:

  • domandate al medico o allo specialista qual è il periodo di pollinazione delle piante alle quali siete allergici, così da stabilire una terapia preventiva da seguire;
  • consultate spesso i calendari pollinici presenti online o esposti nelle farmacie, in modo da poter programmare i vostri viaggi di lavoro o di piacere nei periodi più adatti per voi;
  • se volete fare delle passeggiate all’aperto, evitate le ore centrali della giornata, in particolar modo se il tempo è soleggiato e c’è vento, e optate piuttosto per il mattino o la serata;
  • meglio limitare l’attività fisica all’aperto durante la stagione pollinica: scegliete luoghi al coperto, come piscine e palestre, soprattutto nelle fasi in cui i sintomi allergici sono più evidenti;
  • lasciate le finestre chiuse nelle ore centrali della giornata e durante la notte, apritele invece nelle prime ore del mattino e di sera;
  • evitate di stendere la biancheria all’aperto, dato che i pollini potrebbero depositarsi sugli abiti bagnati;
  • fate regolarmente lo shampoo, in quanto i pollini tendono ad attaccarsi ai capelli.

Non dimenticate, infine, che esistono diversi rimedi naturali efficaci contro i sintomi delle allergie, che consentono di ottenere notevoli benefici evitando gli effetti collaterali degli antistaminici.

di Giuseppe Iorio



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