Dormire bene e a lungo è essenziale, come dimostrato da decine di ricerche scientifiche. Quando il riposo notturno è insufficiente, possono presentarsi ripercussioni serie sulla nostra salute: maggiore stanchezza e scarsa lucidità, com’è naturale che sia, ma anche possibili danni alla salute cardiovascolare.
Un nuovo studio, realizzato dai ricercatori della University of Surrey, in Inghilterra, coordinato dal professor Derk-Jan Dijk e pubblicato sulla rivista scientifica “PNAS”, ha stabilito che dormire meno di 6 ore a notte per una settimana altera l’attività di 700 geni, innescando un meccanismo biologico che aumenta il rischio di ictus, infarti, obesità, diabete, stress e depressione.
Il professor Dijk e i suoi collaboratori hanno chiesto a 26 persone (14 uomini e 12 donne) di età compresa tra i 23 e i 31 anni di dormire presso lo Sleep Research Centre dell’Università. In una prima fase, i soggetti hanno trascorso 10 ore a letto, dormendo, in media, 8 ore e mezza a notte, per una settimana; in una seconda fase, invece, i volontari hanno trascorso 6 ore a letto, dormendo, in media, 5 ore e 42 minuti a notte, sempre per 7 giorni.
Gli studiosi hanno così potuto rilevare, tramite analisi del sangue dei partecipanti, gli effetti della riduzione di sonno sull’organismo umano: dopo che i soggetti avevano dormito meno di 6 ore a notte, l’attività di ben 444 geni risultava bloccata, mentre 267 geni risultavano più attivi, con conseguenti alterazioni dell’orologio biologico che regola il corretto funzionamento del nostro organismo.
Secondo il professor Colin Smith, uno degli autori della ricerca, la mancanza di sonno ha determinato un evidente “cambiamento dell’attività di numerosi tipi di geni”, influendo negativamente sul sistema immunitario e sulle risposte organiche allo stress.
L’esperto britannico aggiunge che, a suo avviso, molte persone riposano anche meno rispetto a quanto hanno dormito i volontari coinvolti nell’esperimento, cosa che suggerisce come gli effetti negativi del poco sonno siano piuttosto comuni nella popolazione generale.
“Per noi”, commenta il professor Dijk, “la sorpresa è stata constatare come una differenza di sonno relativamente modesta comporti questo tipo di alterazioni”.
A detta del ricercatore, si tratta di una chiara indicazione del fatto che dormire meno di quanto sia necessario ha ben altre conseguenze sul nostro organismo che non il semplice sentirsi stanchi.
Il team di scienziati non ha potuto verificare quanto tempo occorra ai geni dell’organismo di una persona che abbia dormito meno di 6 ore a notte per tornare alla regolare attività. Questo punto sarà approfondito nel corso di ulteriori ricerche, che stabiliranno anche se le alterazioni riscontrate sono realmente un fenomeno pericoloso per la salute oppure delle risposte a breve termine prive di danni, una sorta di adattamento dell’organismo alla scarsa quantità di sonno.
di Giuseppe Iorio