Mal di Primavera, colpiti 2 milioni di italiani

Ad ogni cambio di stagione, il nostro organismo deve adattarsi alle variazioni del clima e delle ore di luce, modificando il proprio bioritmo.
Tali cambiamenti non sono certo privi di conseguenze psichiche e fisiche: stanchezza, problemi di concentrazione, aumento dell’ansia, tendenza all’irritabilità.
Sono i sintomi di quello che gli esperti definiscono “Mal di Primavera”, una sindrome che, secondo il dottor Claudio Mencacci, presidente della Società Italiana di Psichiatria (SIP), colpisce oltre 2 milioni di italiani. Dei nostri connazionali alle prese con sbalzi di umore e spossatezza, la stragrande maggioranza è rappresentata da donne, dato che il gentil sesso viene colpito 6 volte più degli uomini dagli effetti collaterali dell’arrivo della primavera.


I disturbi di stagione”, spiega il dottor Mencacci, “sono legati alla modificazione della quantità di luce, che induce cambiamenti a livello cerebrale”.
Di conseguenza, le fasi più delicate per il nostro organismo sono proprio il passaggio tra autunno e inverno e quello tra inverno e primavera. Quando giunge l’inverno, le temperature in rapida diminuzione e la riduzione del numero di ore di luce determinano un calo dell’umore e della libido e un aumento del consumo di carboidrati.
Con l’arrivo della primavera”, prosegue Mencacci, “oltre alla stanchezza, ci sono l’irritabilità e il fatto di essere più ansiosi e meno concentrati. Si tratta di disturbi affettivi che, in realtà, ci mostrano come siamo in collegamento con i ritmi della natura più di quanto non crediamo”.

A giudizio dell’autorevole studioso, noi non siamo molto diversi dalle piante, che entrano in fermento quando avvertono l’arrivo della primavera. Ovviamente, non tutti risentono del cambio di stagione allo stesso modo. Il disagio, secondo Mencacci, si manifesta in modo particolare “su quel 10% della popolazione afflitto da disturbi dell’umore, circa 5-6 milioni di persone, di cui il 40% soffre in modo particolare proprio i passaggi stagionali, con manifestazioni che vengono considerate un peggioramento”.


Cosa fare per sfuggire al malessere? Non ci sono particolari rimedi a questa sindrome, se non armarsi di un po’ di pazienza: con l’avanzare della stagione, il clima troverà il proprio equilibrio e, di conseguenza, anche i nostri disturbi psicofisici tenderanno a scomparire.
Nel frattempo, chi segue già una terapia dovrebbe modificare il trattamento farmacologico sulla base dei sintomi, rivolgendosi allo specialista da cui viene seguito. Per tutti gli altri, l’unica strada da percorrere per rendere più semplice il processo di adattamento alla nuova stagione da parte del nostro organismo consiste nell’intensificare l’attività fisica, iscrivendosi in palestra o in piscina, facendo jogging oppure optando per delle lunghe passeggiate, e seguire una dieta equilibrata, mangiando regolarmente molta frutta e verdura.

di Giuseppe Iorio



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