Seguire la dieta mediterranea, mangiando dunque molta frutta e verdura, cereali integrali e pesce, conservare il proprio peso forma, astenersi dal fumo e praticare regolarmente dell’attività fisica. Sono questi i quattro punti chiave per mettersi al riparo dalle malattie coronariche e dai depositi di calcio nelle arterie, riducendo in modo considerevole il rischio di morte.
A stabilirlo è una ricerca realizzata presso la Johns Hopkins University School of Medicine, con sede a Baltimora, nel Maryland, e pubblicata sulla rivista “American Journal of Epidemiology”.
Gli studiosi americani hanno analizzato i dati relativi a oltre 6200 persone con età compresa tra i 44 e gli 84 anni, di entrambi i sessi e appartenenti a varie etnie, seguite per poco meno di 8 anni. Nessuno dei soggetti aveva avuto, al momento dell’inizio dello studio, diagnosi di malattia cardiaca.
Ciascun partecipante è stato dapprima sottoposto a TAC per valutare l’eventuale presenza di accumuli di calcio nelle arterie coronarie, la cui comparsa incrementa il rischio di attacchi di cuore.
Successivamente, ogni soggetto ha ricevuto un punteggio, variabile da 0 a 4, relativo al proprio stile di vita e assegnato considerando la dieta seguita, l’abitudine al fumo, l’indice di massa corporea e la quantità di attività fisica svolta.
All’interno del vasto campione, il punteggio massimo (4) è stato assegnato solo al 2% dei partecipanti, ossia a 129 soggetti. Nel corso dei quasi 8 anni in cui sono stati seguiti, gli individui con il massimo del punteggio hanno fatto registrare addirittura l’80% in meno di probabilità di morire rispetto a coloro che avevano invece ricevuto il punteggio minimo (0).
Tra i 4 fattori che influenzano la salute cardiovascolare, il fumo sembra essere il nemico più insidioso. “Abbiamo scoperto che il fatto di evitare il fumo riveste il ruolo più importante nel ridurre il rischio di malattie coronariche e mortalità”, commenta il dottor Roger Blumenthal, cardiologo e docente presso l’ateneo americano, tra gli autori dello studio. “I fumatori che hanno adottato due o più dei comportamenti salutari”, specifica l’esperto, “avevano ancora basse percentuali di sopravvivenza dopo 7,6 anni rispetto ai non fumatori che erano sedentari e obesi”.
I ricercatori sostengono che questo studio è perfettamente in linea con le raccomandazioni della American Heart Association. La celebre organizzazione statunitense, infatti, invita le persone ad abbandonare la cattiva abitudine del fumo, a seguire una dieta ricca di frutta, verdura, noci, cereali integrali e pesce, a praticare con costanza dell’attività fisica e mantenere il proprio indice di massa corporea entro i valori considerati nella norma, cioè meno di 25.
Infine, gli studiosi americani tengono a ribadire quanto sia importante per la nostra salute adottare un corretto stile di vita: si tratta di scelta essenziale non solo per la riduzione del rischio di patologie cardiovascolari ma per prevenire tutte le cause di mortalità.
di Giuseppe Iorio