Forme di malessere fisico, come il dolore cronico, il mal di schiena e il mal di testa, oppure psichico, come la depressione, l’ansia e lo stress: svariate ricerche scientifiche hanno dimostrato sperimentalmente come lo yoga sia in grado di alleviare le sofferenze di chi è affetto da questi disturbi (e da diversi altri).
Ora, arriva dall’India, per la precisione dalla Chhatrapati Sahuji Maharaj Medical University, uno studio che stabilisce l’efficacia dello yoga anche nel caso di dolori mestruali e di altri problemi legati al ciclo e provocati da squilibri ormonali.
Lo studio in questione, pubblicato sulla rivista “Journal of Alternative and Complementary Medicine”, ha visto la partecipazione di 150 donne in età fertile con problemi di irregolarità mestruale, suddivise in due gruppi da 75.
Alle pazienti del primo gruppo è stato fatto praticare dello Yoga Nidra, il secondo gruppo, invece, ha rappresentato il gruppo di controllo. Le donne del primo gruppo hanno partecipato, 5 volte a settimana per 6 mesi, a delle sessioni di Yoga Nidra, che duravano tra i 35 e i 40 minuti.
Terminata la fase sperimentale, è stato valutato il profilo ormonale delle pazienti e, nelle donne che avevano seguito il corso di yoga, a differenza di quelle presenti nel gruppo di controllo, sono stati rilevati dei cambiamenti relativi agli ormoni prodotti dalla tiroide. Queste variazioni ormonali sono risultate decisamente benefiche, dal momento che le pazienti che avevano praticato lo yoga nidra hanno fatto registrare significativi miglioramenti della propria sintomatologia.
Secondo i ricercatori, lo yoga nidra sarebbe dunque in grado di aiutare le donne che hanno problemi di dismenorrea (mestruazione dolorosa), oligomenorrea (distanza eccessiva tra un ciclo mestruale e il successivo), menorragia (anomala e abbondante perdita ematica durante il ciclo), ipermenorrea (mestruazioni particolarmente abbondanti) e metrorragia (sanguinamento dall’utero al di fuori dei periodi mestruali).
Ma cos’è e come si pratica lo Yoga Nidra?
Noto anche come “Yoga del sonno” (in sanscrito, la parola “nidra” significa, appunto, “sonno”), questo metodo consente di giungere ad un completo rilassamento sul piano fisico, emozionale e mentale, simile a quello che si prova poco prima di addormentarsi.
In questo modo, il praticante raggiunge uno stato intermedio tra sonno e veglia (il cosiddetto “sonno dinamico”) che conduce ad un livello di consapevolezza più profondo.
In sintesi, per ottenere il rilassamento ci si sdraia a terra, su un tappetino, si chiudono gli occhi e si focalizza l’attenzione sui suoni esterni. Poi ci si concentra sul proprio respiro e, infine, si visualizzano mentalmente le immagini create dall’istruttore, immagini di montagne, panorami, oceani e luoghi sacri, che evocano serenità e calma.
di Giuseppe Iorio