I Dolcificanti Artificiali non sono privi di effetti collaterali sulla nostra salute. Utilizzati al posto dello zucchero per prevenire o contenere sovrappeso e obesità, in realtà non sembrano molto efficaci nell’aiutare le persone a perdere peso e, anzi, pare possano incrementare il rischio di andare incontro a varie patologie.
È quanto stabilisce un nuovo studio, pubblicato sulla rivista “Trends in Endocrinology & Metabolism” e realizzato dai ricercatori della Purdue University, nello stato dell’Indiana (Usa), basato sulla revisione di una serie di ricerche relative ai cibi e alle bibite dolcificate.
La dottoressa Susan Swithers, coordinatrice della ricerca, sostiene che gli studi presi in esame da lei e dai suoi collaboratori non confermano affatto l’idea comune, suggerita dalla pubblicità, secondo la quale le cosiddette bevande a zero calorie (quelle “diet” e “light”), artificialmente dolcificate, siano utili per dimagrire e capaci di prevenire le conseguenze negative sulla salute provocate dalle bibite zuccherate.
Anzi, sembra che l’effetto sia opposto rispetto a quello sperato. “Un certo numero di studi”, spiega l’esperta, “dimostra che il consumo regolare di bibite dolcificate, anche una sola al giorno, è associato ad un maggior rischio di patologie cardiovascolari, diabete, sindrome metabolica e pressione alta, oltre all’aumento di peso”.
Gli effetti controproducenti sul peso sarebbero dovuti al fatto che i prodotti artificialmente dolcificati interferiscono con le risposte metaboliche dell’organismo in quanto, da un lato, non soddisfano appieno il nostro desiderio di cibi dolci e, dall’altro, non stimolano l’insulina come invece fa lo zucchero, quindi si è portati a consumare una quantità eccessiva di questi alimenti.
Negli Stati Uniti, i consumatori di cibi e bibite dolcificate sono tantissimi. Secondo alcune stime, rappresenterebbero circa il 30% degli adulti e il 15% dei bambini. Cifre allarmanti, secondo la dottoressa Swithers, che sottolinea quanto sia importante far luce sulle conseguenze dannose del grosso consumo di alimenti che contengono aspartame, saccarina, ciclamato e altri dolcificanti, che invece vengono di solito percepiti come salutari a causa della potenza comunicativa delle aziende produttrici.
“È davvero molto importante che le persone comprendano quanto stabilisce la scienza per guidarle verso le decisioni migliori per la propria salute”, chiosa la dottoressa.
di Giuseppe Iorio