Social Network, il contagio emotivo è dietro l’angolo

Che le persone con cui comunichiamo e i posti che frequentiamo nella vita reale fossero capaci di influenzare il nostro stato d’animo è qualcosa che non ci soprende più di tanto. Se siamo a contatto con amici e conoscenti che non nascondono il loro malumore, rischiamo di assorbire le loro emozioni negative e avvertire noi stessi maggiore afflizione e sconforto. Questa osservazione, piuttosto intuitiva, viene confermata anche dal mondo scientifico, come nel caso di un recente studio americano.

Qualcuno potrebbe però stupirsi di fronte al fatto che lo stesso effetto sembra poter essere determinato anche da Internet, dagli ambienti virtuali nei quali interagiamo, come i forum, le chat line e, soprattutto, i social network.


A sostenerlo è un team di ricercatori dell’Università di Adelaide, in Australia, guidato dal dottor Tarun Bastiampillai, che ha pubblicato i risultati di uno studio sulla rivista “Australian and New Zealand Journal of Psychiatry”.
Gli esperti australiani hanno esaminato varie ricerche relative ai cambiamenti di salute e di umore nelle reti sociali, sia quelle reali che quelle online. L’analisi dei dati ha portato i ricercatori a concludere che spesso le persone possono subire dei veri e propri fenomeni di “contagio emotivo”.
La nostra salute mentale risente dell’umore negativo dei nostri familiari e degli amici con cui usciamo solitamente, ma non è affatto invulnerabile nei confronti della disposizione d’animo di coloro con i quali ci interfacciamo tramite comunicazione telematica, come si fa quotidianamente su Facebook e Twitter. L’interazione all’interno delle reti sociali di cui facciamo parte ha, dunque, un grosso rilievo per quanto riguarda il nostro comportamento e la nostra sfera emotiva.

“Nessun uomo è un’Isola”, scriveva il poeta inglese John Donne, intuendo acutamente come ogni essere umano sia sempre il risultato dell’insieme di interazioni nelle quali è coinvolto. Ora che una buona parte della nostra comunicazione con gli altri è affidata ai nuovi media, adesso che, di frequente, agli occhi del nostro interlocutore si sostituiscono i pixel di un monitor, non possiamo certo pensare che il nostro relazionarci agli altri tramite i social network sia, in fondo, un freddo surrogato della comunicazione “vera” con gli altri, cioè quella che avviene faccia a faccia.
Non è così, perché l’interazione su Internet con gli altri pare avere, sul nostro benessere psichico, influenza analoga a quella esercitata dalla comunicazione diretta, offline.


Gli autori della ricerca si augurano che la psicoterapia possa adattarsi ai nuovi scenari dischiusi dagli attuali canali interattivi offerti dalla tecnologia, mettendo a punto nuove terapie per curare la depressione e che il loro lavoro possa spingere gli specialisti a prescrivere ai pazienti delle attività piacevoli da svolgere insieme ad amici capaci di assicurare loro serenità e benessere, aiutandoli a migliorare il loro stato umorale.

”Capire chi sono i veri amici, quanto sia positiva la loro influenza sulla propria vita, quali siano i fattori che debbono essere meglio gestiti, e come ‘navigare’ nel gruppo di amici – tutto questo dovrebbe essere parte della terapia”, conclude il dottor Bastiampillai.

di Giuseppe Iorio



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