Negli uomini, con l’avanzare dell’età, di solito il tono muscolare diminuisce, il desiderio sessuale cala e il girovita aumenta. Se sin qui tutti questi aspetti spiacevoli dell’invecchiamento erano attribuiti al calo del testosterone, una nuova ricerca, realizzata da un gruppo di studiosi coordinati dal dottor Joel Finkelstein, endocrinologo presso la Harvard Medical School, e pubblicata sulla rivista “New England Journal of Medicine”, mette in evidenza come anche gli estrogeni, gli ormoni sessuali femminili presenti pure nell’uomo, abbiano un ruolo determinante nei processi sopra elencati, in particolare per quanto concerne l’accumulo di grasso sulla pancia. In sostanza, la pancetta di mezza età, tipica di tanti uomini, sarebbe dovuta al crollo dei livelli degli estrogeni.
“Alcuni dei sintomi solitamente attribuiti alla carenza di testosterone sono in realtà parzialmente o quasi esclusivamente causati dal declino degli estrogeni”, afferma il dottor Finkelstein.
Per portare a termine la ricerca, sono stati reclutati 400 uomini, di età compresa tra i 20 e i 50 anni, ai quali è stata inibita la produzione di testosterone per 16 settimane. Successivamente, a metà dei soggetti sono state somministrate diverse quantità di testosterone, mentre l’altra metà ha assunto un farmaco che ha spento anche la sintesi degli estrogeni. E proprio questo secondo gruppo di soggetti ha manifestato le conseguenze peggiori sul proprio organismo, ivi comprese delle vampate di calore, sintomo caratteristico delle donne in menopausa.
Lo studio ha fornito un nuovo quadro per quanto riguarda le funzioni di testosterone ed estrogeni. Il testosterone è risultato essere il principale regolatore del tono muscolare e della massa magra, anche se i dati raccolti dai ricercatori hanno stabilito che ne occorre meno di quanto non si credesse per conservare forza e dimensioni dei muscoli. Entrambi gli ormoni hanno confermato la loro influenza sulla libido e sulle prestazioni sessuali.
Gli studi relativi al rapporto tra ormoni e processi di invecchiamento vedono attualmente impegnati molti gruppi di studiosi, tra i quali l’equipe guidata dal professor Peter J. Snyder, docente presso la University of Pennsylvania. Il professor Snyder e i suoi collaboratori stanno lavorando a un progetto di ricerca, il “Testosterone Trail”, sulla terapia ormonale per gli uomini over 65.
L’intento è quello di misurare i livelli di entrambi gli ormoni sessuali e di stabilire se una terapia di testosterone possa essere utile ai soggetti di sesso maschile che presentano bassi livelli di quest’ormone, migliorandone le prestazioni atletiche, la vita sessuale e la memoria e rinforzandone le ossa.
Entrambi gli studi menzionati sono innovativi in quanto, sin qui, gli scienziati hanno sempre concentrato la propria attenzione in modo esclusivo sugli effetti degli estrogeni nelle donne e su quelli del testosterone negli uomini, senza tener conto, dunque, del ruolo degli estrogeni sull’organismo degli individui di sesso maschile.
di Giuseppe Iorio